sabato 15 aprile 2017

Occidentalis Zen

Capita spesso che chi pratica arti marziali senta il richiamo dell'Oriente, vuoi per i film, vuoi per i libri, vuoi perché, semplicemente, cerca un maggior contatto tra ciò che è e ciò che fa. 

Lo Zen, con il suo distacco dal mondo, la capacità di controllo e di autocontrollo, la possibilità di raggiungere calma e serenità, esercita un grande fascino anche in Occidente, soprattutto laddove ritmi di vita forsennati allontanano l'essere umano dalla propria... umanità. 
Ed i "messaggi pubblicitari" Zen non mancano: persino nei cartoni animati rivolti ai bambini, basti pensare al Maestro Shifu di "Kung Fu Panda" ed alla sua meditazione tesa a raggiungere la pace interiore...

Eppure oggi è evidente che anche la civiltà occidentale sia perfetta per esercitare il distacco.
L'attaccamento, l'affezione, l'amicizia vengono scoraggiati ed ostacolati da una società divenuta precaria in ogni suo aspetto, con matrimoni e rapporti di coppia pronti a sgretolarsi al primo soffio di vento avverso, figli che di colpo si ritrovano con figure genitoriali sparpagliate e riassortite, amicizie da social network, impieghi professionali a tempo determinato...
In un'esistenza permeata dalla precarietà e dall'incertezza, distaccarsi diviene pura questione di sopravvivenza: non si investe troppo di sé in chi e cosa si sa che si potrebbe perdere in un istante.
Occidentalis Zen.

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