venerdì 14 ottobre 2016

Trasferta in Val d'Aosta

Mi rendo conto solo ora di non aver scritto neppure una riga in merito alla mia trasferta in Val d'Aosta.

Ed eccomi qui, a porre rimedio.
Sabato 8 ottobre il Maestro Sabino Gemma, il Maestro Davide Carpanese, il Maestro Giuseppe Di Pace ed una piccola rappresentativa della Scuola Wo Chen di Saronno si è recata a Chatillon, in Valle d'Aosta, per uno stage tecnico applicativo di T'ienshu con gli Istruttori ed i ragazzi della scuola locale, la Tao Xiè. Ed io ero parte della comitiva.
E' stato un incontro davvero piacevole e divertente e lo so che chi non pratica arti marziali né discipline d'autodifesa fatica non poco a capire come possa essere definito divertente il fare a botte per ore ed ore, ma vi assicuro che è così: quello che dall'esterno può apparire come fare a botte in realtà è un'occasione di confronto con se stessi innanzi tutto, con chi ti affronta in seconda battuta ed è sempre e comunque opportunità di crescita personale. Il tutto in un'atmosfera serena, priva di pressioni.

La giornata di sabato non ha fatto eccezione: abbiamo avuto modo di incontrare e confrontarci con persone che condividono la nostra stessa passione ma che, al contempo, hanno metodologie d'allenamento e di pratica differenti, cosa, questa, che ha fatto sì che ci confrontassimo con "avversari" diversi dal solito, fattore estremamente utile per poter valutare l'effettiva capacità di esecuzione e la validità difensiva di una tecnica. 
In palestra capita spesso di finire con l'allenarsi sempre con la stessa persona: perché si è fisicamente affini (un alto tenderà a cercarsi un "avversario" alto), perché si è stati abbinati così la prima volta e poi si è semplicemente andati avanti, perché ci si trova simpatici a vicenda... Fatto sta che così si finisce con il conoscersi. 
Io so come mi attaccherà il mio compagno, so quanta energia metterà in una spinta, so quanto è sensibile alle leve articolari, so che preferisce i pugni ai calci... e tutto questo, alla lunga, falsa l'autenticità dell'allenamento. Viene a mancare l'effetto sorpresa.
Effetto che, al contrario, si ha appieno nel corso degli stage, quando "ci si mischia" con praticanti che non si conoscono, che nel migliore dei casi si vedono un paio di volte all'anno e di cui sai decisamente pochino.  
Giornata molto interessante e divertente, dunque, magnificamente coronata dalla visita al bel castello d'Ussel e dal pantagruelico pranzo al vicino Ristorante Chez Nous.


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