venerdì 4 dicembre 2015

Chi ha visto Georgette Bühlmann?

Un'immagine della giovane Georgette
Forse molti di voi non l'avranno nemmeno mai sentita nominare, ma questa signora ha contribuito a fare la storia del pattinaggio di figura. Paragonata da più fonti a ciò che Rita Levi Montalcini è stata per la scienza, in termini di longevità sportiva.
Nel 2011 qualche notizia ci giunse da oltralpe quando, compiuti da poco gli 81 anni, rilasciò un'intervista nella quale asseriva che "I muscoli, così come il cervello, con una buona dieta ed esercizio aerobico non si deteriorano o, comunque, invecchiano più lentamente"; non a caso lei continuava a pattinare, incurante dell'anagrafe e di quella data di nascita stampata sui documenti.

Più volte medaglia d'argento del pattinaggio elvetico ed impegnata in numerose competizioni internazionali, Georgette ha inventato una piroetta che porta il suo nome ed annovera tra le sue allieve Carolina Kostner e Valentina Marchei, oltre ad aver insegnato a piroettare sul ghiaccio ad una star come Brigitte Bardot, che ricorda come "estremamente disciplinata".
Georgette Bühlmann impegnata con una giovane atleta
Secondo quanto scritto nell'articolo pubblicato sul Gstaadlife, avrebbe riportato in 60 anni di carriera soltanto un infortunio, piuttosto grave, ai legamenti del ginocchio, il quale non le ha però impedito di tornare a pattinare; il segreto del duraturo successo di questa lady del ghiaccio sarebbe in questa ricetta: dieci minuti di Pilates al giorno, due allenamenti settimanali in palestra ed una dieta povera di proteine. Ma, cosa forse ancora più importante: "Ciò che conduce al successo nella vita, a qualunque età, è la disciplina ed il porsi degli obiettivi".

"Io non mi sento molto diversa da quando avevo sessant'anni - aveva asserito l'inossidabile atleta svizzero-tedesca - basta non mettersi i lucchetti al cervello e non dirsi mai ho una certa età, certe cose non me le posso più permettere; nel mio caso ho solo rallentato, scalando un po' le marce".
Dai tempi di questa intervista, però, Georgette Bühlmann è tornata nell'oblio, di lei si sono perse le tracce e, sebbene ci sia chi vocifera che si divida ancora tra Courchevel e Cortina d'Ampezzo, senza dimenticare tappe nei Paesi Bassi ed in Danimarca, tenendo seminari ed insegnando alle atlete più giovani (pare, peraltro, che abbia un eccezionale fiuto nello scovare talenti), non vi sono testimonianze concrete della sua attività in questi ultimi anni. Un vero peccato, perché la sua esperienza sarebbe di certa ispirazione per molte giovani pattinatrici.

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