lunedì 13 luglio 2015

Volere è potere. Maestro di arti marziali con una gamba sola

"Dio lavora sempre con coloro che lavorano con volontà", diceva il drammaturgo Eschilo e, se avesse avuto modo di conoscerla, questa storia che arriva dall'Estremo Oriente sarebbe probabilmente stata materiale per una sua tragedia di successo nella Grecia classica. 
La volontà di Ta Anh Dung infatti non conosce limiti e quest'uomo dimostra quotidianamente che "volere è potere". 

Nato in Vietnam 55 anni fa, Ta Anh Dung ha perso la gamba sinistra quando aveva 21 anni, ma questo non gli ha impedito di vivere una vita normale, anzi... straordinaria. Ogni mattino va in bicicletta per decine di chilometri, consegnando i giornali, nel pomeriggio allena i bambini nel nuoto e nel tennis da tavolo e la sera insegna arti marziali tradizionali. Questo è ciò che fa, da decenni, per guadagnarsi da vivere; questo è ciò che lo ha reso famoso nei Distretti 5 e 8, dove è soprannominato "Dung una gamba".

"Subito dopo l'incidente stradale in cui persi la gamba, fui ricoverato in ospedale. Quando venni dimesso - ha raccontato alla tv vietnamita Tuoitrenews - iniziai a girare la città vendendo fiammiferi; le persone mi volevano bene ed avevano pietà di me, ma io non volevo pietà, volevo stare dritto ed andare al lavoro"; così riprese ben presto a frequentare il corso di arti marziali che già frequentava prima dell'incidente, per ottenere la cintura nera di Kim Ke (un sistema di combattimento tradizionale), e ha iniziato ad affiancare negli allenamenti diversi combattenti di Pencak Silat (un'arte marziale originaria dell'Indonesia) e di Thai Boxe in Ho Chi Min City. Riconosciuto ufficialmente istruttore di arti marziali nel 2002, ha continuato a sviluppare le sue tecniche di Kim Ke.

Nel frattempo alcuni suoi amici gli chiesero di impartire lezioni di nuoto e tennis da tavolo ai propri bambini e così iniziò a fare anche questo lavoro; così ora Dung è diventato noto in molti centri sportivi della città ed ha anche partecipato ad una sorta di "Vietnam's got talent" di cui trovate un video qui.

1 commento:

  1. In effetti "arte marziale e disabilità " è un accostamento inusuale...però mi fa piacere trovare una segnalazione simile, con la dimostrazione che un certo equilibrio lo si può comunque trovare e coltivare.
    Come giustamente riporti "volere è potere", anche se ciò non sempre è facile e richiede un buon mix di fortuna, supporto e perseveranza :-)

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