venerdì 27 febbraio 2015

Maestro Shaolin ed assassino, fissata la data del processo di Aguilar

Le foto scattate dalla polizia basca in seguito all'arresto
E' stato fissato per il 20 aprile l'inizio del processo che vede imputato Juan Carlos Aguilar, Maestro di Kung Fu Shaolin o presunto tale balzato agli onori della cronaca internazionale dopo il brutale omicidio di due donne
L'uomo, che ora la stampa spagnola bolla in modo spregiativo come "falso Shaolin", è accusato di aver ucciso nel maggio e nel giugno 2013 due donne: Maureen Ada Otuya e Jenny Sofia Rebollo. Il processo avrebbe dovuto prendere il via tra la fine di febbraio e l'inizio di marzo 2015, ma la data è stata posticipata in seguito alla rinuncia all'incarico dell'avvocato difensore: Javier Beramendi, uno dei più prestigiosi legali di Bilbao, ha infatti rassegnato le dimissioni quando stava per essere fissata la data dell'udienza ed ora, sebbene non sia ancora stato nominato un nuovo difensore, è comunque stata assegnata la data d'inizio del processo, le cui udienze termineranno il 5 maggio.
L'accusa, secondo cui Aguilar avrebbe compiuto entrambi gli omicidi con le aggravanti di "premeditazione e crudeltà", chiederà tra i 40 ed i 45 anni di carcere ed un risarcimento economico tra i 300.000 ed i 500.000 euro per le famiglie delle vittime. 

Una delle foto promozionali del Maestro Juan Carlos Aguilar
La stampa spagnola ha intanto ricostruito la probabile dinamica dei fatti: secondo quanto riportato da "La Vanguardia", Aguilar avrebbe incontrato Jenny Rebollo alle 3.20 del 25 maggio 2013, mentre lei si trovava con un uomo che la stava importunando e, dal momento che conosceva il "falso Shaolin", accettò di salire in auto con lui. Aguilar la portò così in palestra e, in un momento che non è stato possibile determinare con precisione, la aggredì picchiandola fino a farla morire, dopo di che ne smembrò il cadavere con l'intento di farlo sparire. Per quanto riguarda l'omicidio di Maureen Ada Otuya, gli scritti accusatori riporterebbero che alle 6.00 del 2 giugno 2013 l'imputato la contattò in prossimità del bar Canei e la portò presso la propria palestra dove "agendo in modo improvviso ed inaspettato, senza lasciare alla giovane alcuna possibilità di lotta nè di fuga, le bloccò braccia e testa, picchiandola brutalmente con l'obiettivo di finirla strangolandola con una corda"; in quel momento, però, fece irruzione la polizia basca, allertata dai vicini. Maureen, ricoverata in ospedale in coma, morì il 5 giugno in seguito ad un'encefalopatia anossica conseguente ad asfissia da strangolamento. 
Il procuratore ritiene che i fatti costituiscano due reati di omicidio con premeditazione, ciascuno dei quali prevede una pena di almeno 20 anni di carcere.

Person of Interest, spettacolo tra difesa personale e alta tecnologia

Sono di parte? Certo che sì. Sono scandalosamente, innegabilmente di parte. D'altro canto "Person of interest" ha tutti gli ingredienti indispensabili per conquistarmi, a cominciare dall'applicazione di tecniche di autodifesa molto credibili. Poco importa se John Reese, alias Jim Caviezel, abbia praticato  arti marziali soltanto 5 anni e le rispolveri ora in occasione delle riprese: merito del preparatore atletico o delle sapienti tecniche di ripresa, poco importa, in questa serie tv le scene di combattimento corpo a corpo sono per lo più comprensibili e completamente apprezzabili. 
Non è, questo, dettaglio da poco: spesso nei film d'azione si incappa in attori bellocci ma completamente incapaci di praticare tecniche marziali e si risolve il tutto o con sparazzamenti dalla lunga distanza o con riprese confusionarie, che non fanno comprendere nulla e non di rado causano anche un leggero mal di mare allo spettatore. In "Person of interest" tutto ciò non avviene: le scene di lotta sono davvero ben eseguite, coreografate con la stessa precisione di una danza, ma con jab, cross, ganci e montanti, guntig, proiezioni, leve articolari, disarmi... Una meraviglia! Un piacere per gli occhi! 
E l'attenzione a che il tutto sia verosimile trova conferma anche nella scelta dei personaggi femminili più... attivi: l'attrice Sarah Shahi, ad esempio, che interpreta il ruolo di Sameen Shaw, è cintura marrone di Karate, e dal canto suo Root (l'attrice Amy Acker) aveva studiato tecniche di combattimento a mani nude, con pugnale, bastone e spada mentre frequentava il corso di recitazione alla Saouthern Methodist University.

Poi, naturalmente, c'è la trama, coinvolgente e molto attuale, riassunta in parte nel monologo introduttivo di ogni puntata: "Siamo sorvegliati. Il Governo dispone di un sistema segreto, una Macchina, che ci spia ogni ora, di ogni singolo giorno. Lo so, perchè l'ho costruita io. Ho ideato la Macchina per prevenire atti di terrorismo, ma vede ogni cosa. Crimini violenti che coinvolgono persone comuni, persone come voi; crimini che il Governo considera irrilevanti. Ma noi no. E poichè loro non avrebbero agito, decisi di farlo io, ma mi serviva un socio, qualcuno con le capacità per intervenire. Le autorità ci danno la caccia, lavoriamo in incognito. Non ci troverete mai. Ma che siate vittime o carnefici, se esce il vostro numero... noi troveremo voi". 
La voce narrante è quella di Harold Finch, miliardario solitario nonchè genio dell'informatica, che vive ed opera nell'anonimato (interpretato dall'attore Michael Emerson); il "numero" cui si fa riferimento è quello della previdenza sociale, sorta di codice fiscale che la Macchina segnala, indicando che la persona corrispondente sarà coinvolta in un crimine violento. E come fa la Macchina a prevederlo? Semplice, analizza tutti i dati di tutti i cittadini: riprese delle videocamere di sorveglianza disseminate lungo le strade o nei locali pubblici, messaggi inviati ai social network, telefonate fatte e ricevute, accessi ad internet, geolocalizzazione tramite gps... tutto. E, incrociando i dati, elabora la percentuale di probabilità che quella persona ha di essere coinvolta, come vittima o carnefice, in un crimine e la segnala attraverso il numero di previdenza sociale. 
Pazzesco, eh? Ma, se ci fermiamo un attimo a pensare a quanto tempo passiamo connessi, a come ci sentiamo ormai "nudi" se usciamo di casa senza telefono cellulare (il quale, collegandosi a diverse celle, rileva la nostra posizione), a quanto spesso inviamo e riceviamo dati tramite tablet e smartphone, a quante videocamere ci riprendono durante i nostri spostamenti quotidiani (autostrada, banca, videosorveglianza nei negozi...), scopriamo che l'idea tanto folle non è. 
Vi stuzzica, eh? Allora date un'occhiata qui.

Qui trovate la mia recensione di un'altra serie: Jessica Jones.

mercoledì 25 febbraio 2015

Dall'Olanda "Scusa Roma", raccolta fondi per contribuire a pulizia e restauri

Gli olandesi non sono tutti rozzi incivili, ubriaconi incapaci di apprezzare l'arte e la storia. Nonostante la devastazione che ha colpito Roma in occasione della partita di calcio della squadra giallorossa contro il Feyenoord, culminata con lo scempio della fontana della "Barcaccia", solo una piccola parte del popolo dei Paesi Bassi è formato da hooligans ed a ricordarlo a tutto il mondo è una signora, olandese che vive e lavora in Toscana.
Elisabeth Jane Bertrand è rimasta sconvolta da quello che i suoi compatrioti sono riusciti a fare alla Città Eterna ed ha dato il via a "Scusa Roma Actie", una raccolta fondi con l'ambiziosa finalità di racimolare il capitale necessario per contribuire a restaurare la fontana del Bernini. In cinque giorni 393 persone hanno donato cifre differenti, ciascuno secondo le proprie possibilità, raccogliendo oltre 10.000 euro: si è ancora ben lontani dall'obiettivo dei 100.000, ma l'iniziativa è di per se meritoria.

"L'ambasciata olandese, in un comunicato stampa, ha annunciato che non c'è posto per la violenza nel calcio ed ha assicurato che le autorità italiane possono contare sulla piena collaborazione e l'impegno dei Paesi Bassi affinchè i colpevoli vengano puniti - scrive la signora Bertrand - Ma vogliamo in ogni caso dimostrare che gli olandesi sono concreti e non sono capaci solo di belle parole e buone intenzioni. Per questo vi prego di inviare la vostra donazione per la campagna "Scusa Roma" e dimostriamo che il 99,9% degli olandesi entra in azione per offrire le proprie scuse alla città ed ai feriti (negli scontri sono rimasti feriti anche alcuni agenti di polizia, ndt) e per contribuire a pagare per la pulizia ed il restauro".
Elisabeth ha anche fissato un "minimo" per ciascuna donazione, che deve essere pari al costo di un mazzo di tulipani, il fiore simbolo dell'Olanda: "così da poter offrire a Roma un regalo equivalente a migliaia di campi di tulipani". Tra quanti hanno fatto la loro donazione, anche alcuni cittadini italiani, rincuorati da questa dimostrazione d'amore per il nostro Paese e desiderosi di collaborare, come Luciana Franchini che accompagna il suo versamento con queste parole: "Let's all donate to show national borders do not matter for kind people!" ("Doniamo tutti, per dimostrare che i confini nazionali non importano alle persone gentili", ndt).

(Sempre sulla vicenda, qui: Arte, hooligans, vandali e sdegno italico)

Come Zenigata aspettando Lupin III

Mi piace cucinare. Non sono uno chef, ma me la cavo abbastanza dietro i fornelli da potermi preparare ciò di cui ho voglia. Però, quando sullo scaffale del supermercato ho visto questi bicchieroni, non ho saputo resistere alla tentazione di provarli. Perchè mi è subito tornato in mente il povero Zenigata che, non potendo neppure concedersi pasti "veri" nella sua spasmodica caccia al super ladro Lupin III, trangugiava ramen istantanei puntata dopo puntata. E allora li ho comprati.
Il costo è abbordabile (siamo attorno all'euro e 50) e questi della Save Brand sono disponibili sia nella versione vegetariana che in quella Chicken Singapore e Seafood (io ho provato la vegetariana). La confezione è proprio quella che ci si aspetterebbe dopo aver visto puntate su puntate dell'anime di Monkey Punch: un bicchierino di polistirolo da aprire semplicemente sollevando il coperchio e nel quale versare acqua bollente.

Come accade spessissimo, "L'immagine sulla confezione ha il solo scopo di presentare il prodotto" (sebbene questo, nello specifico, non sia scritto da nessuna parte) e, infatti, aprendo il bicchierino ci si trova davanti ad un pugno di spaghetti e verdure sminuzzate. A questo punto basta aggiungere acqua bollente, richiudere il coperchio, aspettare cinque minuti - nel corso dei quali cercare le bacchette, che non sono vendute insieme al prodotto ma che sono assolutamente indispensabili per gustare i "noodolini orientali" con il giusto spirito - e mescolare prima di assaggiare.
Il profumo, appena si riapre la confezione, è invitante; il sapore è gradevole, sebbene troppo salato per i miei gusti. Comunque piacevole. I ramen hanno una bella consistenza, non diventano troppo mollicci, ed il brodo è saporito. Purtroppo la verdura è pressoché invisibile: sminuzzata tanto sottilmente da non essere percepibile dall'occhio umano o - e questa eventualità è persino peggiore - presente in quantità talmente minima che tutto il "lavoro" è compiuto dagli aromi aggiunti. 
Tutto sommato, però, credo che anche il vecchio Zazà nato dalla fantasia di Kazuhiko Kato avrebbe potuto mangiarli con soddisfazione durante uno dei suoi appostamenti al famigerato ladro gentiluomo. 

Leggeri e pratici, questi noodles si possono portare tranquillamente in uno zaino durante un'escursione, magari con le posate da campeggio invece che con le bacchette. Non sono certo quello che definirei un "pasto bilanciato", ma per la sopravvivenza sul breve periodo vanno bene. 
Al di là del gusto, andando oltre i valori nutrizionali, la vera sorpresa però è un'altra, ovvero la provenienza: nulla a che fare con il Giappone, nè con la Cina, nè con ciò che tradizionalmente consideriamo "orientale"; sono prodotti in Russia. E, a leggere questo, probabilmente a Zenigata sarebbero andati di traverso. A me no. Promossi con sufficienza piena. 

martedì 24 febbraio 2015

Kaoponlek, stage col mito della Muay Thai

La natura umana non cesserà mai di stupirmi. A diverse ore di distanza non riesco a smettere di pensare a come sia possibile che, tra tanti sedicenti amanti delle arti marziali, così pochi accorrano a raduni tecnici di altissimo livello. Ben inteso, l'incontro con il mito della Muay Thai Sak Kaoponlek non è andato deserto, i partecipanti c'erano eccome, ma, data la levatura del personaggio - 380 incontri disputati di cui 340 vinti, più volte Campione del Mondo e prossimo ad affrontare un nuovo incontro ad Oktagon 2015 - mi viene da domandarmi come mai non ci fosse la fila all'ingresso!
Forse, come testimoniano anche gli altri stage di diverse discipline ai quali ho preso parte, il problema sta tutto in quei "sedicenti": perchè essere appassionati a parole è facile, ma è quando si tratta di alzare il sedere dalla poltrona ed uscire di casa che si scopre la differenza tra chi ha vera passione e chi invece ama solo crogiolarsi nei bla bla bla. E non tiratemi fuori la panzana del "sono senza soldi" perchè non sta in piedi: quando un appuntamento è in calendario da uno, due mesi, possibile che non si riescano a mettere da parte 25, 30 o 50 euro? Se si sta attraversando un periodo di magra, si rinuncia al pacchetto di sigarette o alla colazione al bar, alla serata in birreria o al cinema, se davvero si ha passione ed interesse (ovviamente sto parlando dei molti "bla bla bla" giovani studenti, non certo di chi magari si ritrova disoccupato a dover fare i salti mortali per mantenere i figli e che a colazione al bar e serate in pizzeria ha già rinunciato da un pezzo per pagare le bollette). Invece oggi si ha la passione del "mi piace" su Facebook: si pigia un tastino, si dichiara al mondo che questa o quell'altra cosa è fantastica, ma sempre restando al sicuro dietro una tastiera, senza mettersi in gioco davvero. Pusillanimi da web.
Coi pantaloncini da Thai sembro Peppa Pig, quindi vi grazio
e pubblico la foto dell'attestato di partecipazione allo stage.
Ma torniamo allo stage con Kaoponlek: è stata una mattinata fantastica! Intensa, istruttiva, divertente e coinvolgente. Lui, per nulla "divo" e molto disponibile, spiegava la tecnica da eseguire e poi girava tra i partecipanti osservandoli con attenzione, correggendo eventuali errori, dispensando consigli. Pur non praticando la Muay Thai, ho trovato l'incontro molto completo dal momento che sono state trattate tecniche di pugni, calci, gomitate, ginocchiate e clinch, ovvero sia tutto il ventaglio di tecniche base di questa disciplina. Alla fine Sak Kaoponlek non solo ha consegnato personalmente gli attestati di partecipazione, ma ha anche posato per le foto ed autografato guantoni, consegnando a noi partecipanti dei ricordi indelebili di questa giornata. Egoisticamente, sono anche contenta dell'esistenza dei pusillanimi da web, perchè così il campione ha avuto modo di seguirci tutti con attenzione, impresa che sarebbe stata ben più difficile se fossimo stati una cinquantina.
Insomma: ringrazio il mio Maestro che mi ha dato la possibilità di partecipare a questo stage, ringrazio il grande Sak Kaoponlek per questa straordinaria opportunità di crescita marziale e ringrazio l'Area KSD che ha organizzato l'evento. Mi piace! Mi piace!  

lunedì 23 febbraio 2015

Buone notizie!

Ecco qui un po' di buone notizie, che non guastano mai. Cominciamo con la vicenda dei "non negozi" che, complice la crisi, stanno sorgendo in varie città italiane: da Bolzano a Modena, passando per Bologna, in diversi centri è possibile acquistare oggetti gratis, pagando con un contributo simbolico o con ore di volontariato. L'obiettivo? Aiutare chi è in difficoltà ed educare alla cultura del riuso (qui l'articolo). 

Dal quotidiano al passato, una buona notizia arriva anche dagli scavi archeologici condotti presso il fiume Stella, in Friuli Venezia Giulia: qui il progetto Anaxum ha portato alla luce oltre 700 reperti pregiati di epoca romana, tra cui una bilancia per beni preziosi, ceramiche d'importazione ed, ancora più importante, il relitto di un'imbarcazione dell'XI secolo che rappresenta un unicuum mondiale e testimonia il momento di transizione tra il modo di costruire antico e quello medievale-moderno (qui la notizia).

Dalla Cina arriva la rivoluzionaria Dubike, bicicletta che trasforma l'energia cinetica prodotta da chi pedala in elettricità, con cui alimenta tutti i sensori che monitorano lo stato fisico del ciclista. Questa smartbike non solo permette di tenere sotto controllo battito cardiaco e calorie bruciate nel tragitto, ma, grazie ad alcune app, suggerisce anche programmi di fitness e permette di condividere con gli amici i risultati sportivi conseguiti (qui l'articolo).

Non solo non spreca energia, ma neppure suolo e nemmeno acqua: è questo il rivoluzionario progetto, tutto made in Italy, Jellyfish Barge, una serra idroponica nata dalla collaborazione di architetti e botanici, che permette di coltivare ortaggi e vegetali fuori terra, con il continuo riciclo dell'acqua, consentendo il risparmio fino al 70% della risorsa idrica (qui l'articolo).

Donare sangue, affinchè la donazione diventi "simbolo di dialogo tra le fedi": è questo lo spirito che anima, a Roma, l'iniziativa "Sangue del tuo sangue" che vede coinvolte le diverse comunità religiose della capitale, unite dalla solidarietà ed "in risposta alla paura innescata dai fondamentalismi" (qui la notizia).

Intervento fuori dal comune quello degli agenti della Polstrada che hanno salvato... un falco reale. Il volatile, soccorso, è stato poi restituito alla libertà (qui la notizia). E' stato invece salvato grazie all'abbaiare del suo boxer un pensionato precipitato in un dirupo; il suo cane si è messo ad abbaiare, attirando l'attenzione di un giovane che, a passeggio con il suo pastore tedesco, ha immediatamente allertato i soccorsi (qui l'articolo).

giovedì 19 febbraio 2015

Arte, hooligans, vandali e sdegno italico

La Barcaccia dopo la "visita" degli hooligans olandesi
L'occasione è stata la partita di calcio da disputarsi allo stadio Olimpico tra Roma e Feyenoord, squadra olandese che è calata in città con circa 500 "tifosi" che si sono premurati, prima di sedere al loro posto sugli spalti, di mettere a ferro e fuoco la Città Eterna, sorta di novelli barbari, danneggiando anche la Barcaccia, fontana dei Bernini sotto Trinità de' Monti. E su internet ed in tv è commovente vedere quanti amanti di questa opera d'arte vi siano! Una cosa oltre ogni aspettativa, davvero! Perchè adesso tutti a puntare il dito contro gli olandesi, che evidentemente tanto puliti e ordinati non sono, o contro i tifosi di calcio, definiti in alcuni tweet come "minus habens" e via di seguito. Un'indignazione incredibile!

Alcune delle reazioni su Twitter
(cliccate per ingrandire)
E infatti credibile non è. Perchè viene da chiedere dove stanno tutti questi indignati quando loro stessi, o i loro figli, gettano cartacce a terra, abbandonano bottiglie vuote dove capita, insudiciano monumenti con scritte che nulla hanno di artistico e imbrattano case e negozi con le bombolette spray. Dov'è l'indignazione? Com'è che funziona, che va bene se a sporcare, insudiciare ed imbrattare siamo io o i miei figli, ma guai se lo fa qualcun altro? 
Non sono stati gli hooligans olandesi nel 1998 a rompere la fontana dei Fiumi, nè nel 2004 a far scempio della fontana delle Api; non sono stati i tifosi del Feyenoord a compiere atti vandalici sulla fontana della Navicella nel 2005 e sulla stessa Barcaccia nel 2007, nè a danneggiare la fontana dei Navigatori nel 2010 e la fontana del Moro nel 2011.

Quello con le fontane sembra essere un appuntamento fisso per i vandali di mezzo mondo, inclusi i nostrani sedicenti - quanto discutibili - "artisti", come ad esempio quel tale autoproclamatosi post-futurista Graziano Cecchini che nell'ottobre del 2007 ha avuto la "geniale" idea di buttare un secchio di colorante rosso nella fontana di Trevi e che l'anno successivo ha replicato lanciando 500 mila palline di plastica colorata sommergendo Piazza di Spagna; nessun danno, almeno in questo caso, per i monumenti, che comunque hanno richiesto un esborso piuttosto consistente per essere ripuliti.
Perchè, ironia della sorte, proprio la stessa mattina del 19 febbraio, prima che avvenisse il "fattaccio degli hooligans", su Rai Uno una trasmissione ha parlato del costo degli atti vandalici e sapete a quanto ammontano? Su, azzardate una cifra, provate ad indovinare: quanto possono costare alla collettività - quindi a tutti noi - le scritte lasciate sui monumenti ed i muri delle città e quelle incise sui finestrini dei mezzi pubblici, gli adesivi appiccicati sui monumenti o sulle panchine e via dicendo? Ottocento milioni di euro. Ogni anno. 
Como, Monumento ai Caduti. I vandali
scrivono con pennarelli sulla
pietra Aurisina del Carso
Nella sola Milano, tra carrozze della metropolitana danneggiate, finestrini rotti, sedili distrutti e scritte varie, nel 2010 ATM (l'azienda dei trasporti pubblici locali) ha speso circa 6 milioni di euro, gran parte dei quali proprio per rimuovere le scritte fatte con bombolette spray e pennarelli, per i quali occorre una particolare procedura molto costosa. E Trenord, dal canto suo, ha stimato in 8 milioni di euro l'anno i danni causati dai vandali sulle vetture dei treni e nelle stazioni, vandali che - almeno nel recente caso finito su Youtube e balzato agli onori della cronaca - non erano olandesi nè men che meno extracomunitari, nè tifosi di calcio e neppure di pallacanestro.  E non c'erano gli hooligan nè partite di calcio il 10 febbraio a Como, quando ho fotografato le scritte sul Monumento ai Caduti, opera del razionalismo lariano basata su uno schizzo del futurista Antonio Sant'Elia, studiata dagli architetti di tutto il mondo e puntualmente imbrattata, dopo ogni ripulitura, da idioti nostrani.

Quindi, signore e signori, ben venga il giusto biasimo per gli hooligans che devastano Roma, ma, per favore, facciamo un po' di sana autocritica su quello che è il nostro comportamento nel quotidiano, come suggerisce il tweet di Domenico XXXXX (tuteliamo la sua privacy) sul caso #RomaFeyernoord: "Ho un dubbio: ma i romani indignati sono gli stessi che trattano la loro città come una latrina?".

Biscotti in padella senza uova

Quando il mio maritino mi ha regalato una padella antiaderente "come dicevo io" ho subito pensato di metterla alla prova anche con una ricetta che andasse al di là della comune frittata: così sono nati questi biscotti, senza uova e cotti in padella. Facili facili, veloci veloci e fantastici per una bella merenda pomeridiana.
Ingredienti:
  • 150 gr di farina
  • 50 gr di amido di riso
  • 50 gr di burro (anche vegan)
  • 50 gr di zucchero
  • succo d'arancia q.b.
  • zucchero a velo per guarnire
In una ciotola mescolo farina, amido di riso, burro a temperatura ambiente e zucchero, aggiungendo il succo d'arancia poco alla volta, fino a quando ottengo una bella palla di pasta dalla consistenza morbida ma piuttosto solida. La stendo sulla spianatoia e ne ricavo con le formine dei biscotti, di circa 3 millimetri di spessore (non devono essere troppo alti, se no correte il rischio che brucino all'esterno restando crudi dentro), che metto poi nella padella, a fuoco basso e con coperchio, così che non si disperda il calore. 
Dopo un paio di minuti giro i biscotti sull'altro lato, li lascio cuocere ancora qualche minuto e, appena sono ben dorati, li tolgo dalla padella e li ultimo, cospargendoli di zucchero a velo.

Muay Thai: incontro con leggenda

Sak Kaoponlek è un'autentica leggenda della Muay Thai, antica arte marziale thailandese alla base della più moderna Thai Boxe: nel corso della sua carriera ha vinto tutto ciò che era possibile vincere. Con un palmares impressionante di 380 incontri disputati, 340 dei quali vinti, è diventato ad esempio Campione del Mondo WFC, Campione del Mondo WAKO, due volte Campione del Mondo WFF (giusto per ricordare qualcuno dei più prestigiosi titoli conquistati).
Domenica 22 febbraio 2015 questo atleta di straordinario livello sarà alla palestra comunale di Ceriano Laghetto per dirigere uno stage aperto a lottatori di qualsiasi età e di qualsiasi livello tecnico (anche principianti), evento organizzato dall'Area KSD, il Centro delle Arti Marziali di Caronno Pertusella.
L'incontro durerà due ore e mezza, dalle 9.00 alle 11.30, e ad ogni partecipante verrà rilasciato un attestato firmato da questo straordinario campione. 
Il costo è di 30 euro ed è opportuno registrarsi per tempo contattando Area KSD al 3701306093.

mercoledì 18 febbraio 2015

Pattinare alla cieca

Diamo per scontate le enormi benedizioni che abbiamo. Nessuno di noi, al mattino, aprendo gli occhi ringrazia il cielo perchè vede dove si trova la sveglia, ad esempio, e riesce subito a metterla a tacere, senza annaspare nel buio. Banalità. Cose ovvie. E invece no. Vedere non è ovvio, nè scontato. Ci sono milioni di persone non vedenti a testimoniarlo, ogni giorno. Solo che noi non ci pensiamo.
Negli ultimi anni si è andata via via sviluppando una maggior sensibilità nei confronti dei disabili e, per quanto riguarda i ciechi e gli ipovedenti, sono state anche realizzate numerose iniziative per "mettersi nei loro panni", non ultima quella ideata da "Tratto Nero" con le sue cene al buio, ma tanto ancora si può fare. 
Il progetto Horus, il cui nome si rifà alla divinità egizia incarnata in un falco dalla proverbiale vista, è frutto di una startup italiana di tre giovanissimi e promettenti studenti: presenta un dispositivo innovativo che intende migliorare la qualità della vita delle persone cieche o ipovedenti, riconoscendo lo spazio attorno a sè e fornendo indicazioni vocali attraverso un auricolare. Una volta messo a punto, Horus sarà un valido aiuto ad esempio per attraversare la strada in sicurezza, leggere la posta ed avere indipendenza nell'acquisto di beni. 
Essendo gli ideatori degli studenti, ed essendo gli studenti notoriamente squattrinati, il progetto mira ad essere realizzato attraverso il crowdfunding, ovvero sia il finanziamento collettivo: chi crede in questa idea, la sostiene e cerca di contribuire alla sua realizzazione. Ed è qui che entrano in gioco i campioni di pattinaggio di figura Valentina Marchei ed Ondrej Hotarek, che hanno accettato di pattinare alla cieca - letteralmente! - per realizzare un video, le cui visualizzazioni contribuiranno alla raccolta di fondi. Ed è qui, anche, che entro in scena io, dando notizia dell'iniziativa nella speranza che la troviate interessante e che la condividiate sui social network. 
Ecco il video. Buona visione e... condivisione! 

I gatti odiano l'acqua. O no?

Miei cari (a)mici, torno a voi con una nuova pagina del mio diario approfittando del fatto che i miei due bipedi di casa sono impegnati in altre faccende e condivido con voi alcuni fatti che riguardano noi gatti. Tanto per cominciare, vi segnalo questo filmato in cui un mio sosia sguazza nella vasca da bagno insieme a quella che probabilmente è la sua bipede: chiara dimostrazione che non è vero che noi gatti non amiamo l'acqua. Almeno, non tutti noi la detestiamo cordialmente (e, d'altro canto, le nostre cugine tigri sono abili nuotatrici: la genetica non è... acqua!).



Io personalmente, poi, preferisco di gran lunga bere dal rubinetto piuttosto che dalla ciotolina che mi viene puntualmente pulita e riempita. E, a quanto pare, non sono il solo: qui, ad esempio, trovate 17 mici che sguazzano nell'acqua, armeggiano coi rubinetti o si fanno la doccia.
E il gatto di Simon che rapporto ha con l'acqua?



Oh-oh, la bipede ha finito di spolverare! Vi saluto e fingo di ronfare, prima di dare troppo nell'occhio. Come sempre felinamente vostro, Puxi il gatto.


martedì 17 febbraio 2015

Giornata del gatto, tra fumetti e traduttori

Il 17 febbraio è la Giornata del Gatto e quale momento più propizio di questo per presentarvi un nuovo volume dell'Enciclopedia Treggatti? Dopo il grande successo di "Felinia: non tutte vogliono essere Marilyn", la casa editrice Dentiblù torna nelle fumetterie con un nuovo volume: "Sopravvivere al proprio gatto", nel quale Felinia dispensa dotti consigli su come gestire al meglio la convivenza con il proprio micio domestico. Il tutto, ovviamente, senza risparmiare l'ironia che l'ha resa celebre e le è valsa circa 160 mila fan su Facebook. Nata dalla fantasia di Simona Zulian e Andrea Ribaudo, Felinia ha conquistato un pubblico sempre più folto anche grazie alla formula enciclopedica in cui, facendo il verso alla celeberrima Treccani, con irriverente umorismo dispensa consigli utili.
Come evitare che il gatto di casa graffi porte e mobili? Quali sono i giochi più adatti a lui? Come richiamarlo al momento della pappa e, soprattutto, come fargli capire chi comanda in casa? A queste ed altre domande - che tutti gli umani che convivono con gatti si sono posti almeno una volta nella vita - risponderanno le strisce a fumetti di Felinia, in vendita dal 31 marzo.
Se il vostro sogno è invece quello di capire cosa dice il vostro gatto quando miagola, potete acquistare Meowlingual, aggeggio tecnologico realizzato in Giappone e presentato come traduttore elettronico per poter comprendere il linguaggio micesco. Realizzato dalla società Takara - la stessa che aveva prodotto il Bowlingual, il traduttore elettronico cane/umano che si è meritato la menzione del Time come "Miglior invenzione del 2002 - il Meowlingual è capace di analizzare le espressioni che appaiono sul musetto peloso del nostro amico a quattro zampe, evidenziandone lo stato d'animo: riconosce ben 21 diverse emozioni e 6 stati d'animo e, assicurano i produttori, riesce a tradurre i miagolii in circa 200 parole. Venduto online al costo di circa 150 euro, questo traduttore elettronico ha anche un design accattivante ed è disponibile in diversi colori. 

domenica 15 febbraio 2015

Carnevale, ogni fritto vale!

Concordano anche dietologi ed esperti di nutrizione: "sgarrare" ogni tanto non ha mai ucciso nessuno e, d'altro canto, che vita sarebbe mai un'esistenza fatta solo di rinunce? Io, che come sapete bene ho idee tutte mie in fatto di benessere, non mi lascio certo scappare l'occasione del Carnevale per gustarmi i dolci tipici di questo periodo dell'anno.
Bastano ingredienti semplicissimi e di certo già disponibili in casa (quindi in perfetto "stile Sopravvivenza") per preparare le "castagnole" o, come si chiamano a Milano e in Lombardia in generale, "i turtei". La ricetta originale dei turtei si perde indietro nel tempo, fino al Medioevo, e prevede ingredienti non esattamente leggerissimi, ma in quell'epoca ci si preoccupava di non schiattare di peste bubbonica o passato a fil di spada da qualche signorotto dal carattere poco conciliante e il colesterolo non si sapeva nemmeno cosa fosse. Bei tempi!
Io l'ho variata un pochino, aggiungendo, ad esempio, il succo spremuto dall'arancia, ma la quantità è talmente minima che serve soltanto a dare una leggera freschezza all'impasto. 

Ingredienti:
  • 250 gr di farina 00
  • 50 gr di zucchero
  • 50 gr di burro
  • 2 uova
  • 1 pizzichino di sale
  • 1/2 bustina di lievito
  • scorza d'arancia
  • succo d'arancio qb
  • acqua qb 
  • olio d'arachidi per friggere (lo so che il migliore sarebbe l'olio evo, ma per i fritti - soprattutto di dolci - è davvero, davvero, davvero troppo pesante come gusto)
  • zucchero a velo o miele o cioccolato 

In una ciotola metto il burro e lo ammorbidisco, incorporando lo zucchero e l'uovo; aggiungo poi la farina, il sale ed il lievito setacciati, continuando ad impastare, e la scorza d'arancia. Dal momento che l'impasto deve risultare piuttosto morbido (altrimenti i turtei resteranno duri duri), aggiungo un po' di succo d'arancia e, al bisogno, un po' d'acqua. 

Nel frattempo in un tegame metto a bollire l'olio e, appena è pronto, preparo delle palline con l'impasto, poco più grandi di una noce, e le butto nell'olio. Rigiro ben benino i miei turtei fino a quando sono ben dorati, poi li ripesco e li adagio sulla carta assorbente. Quando tutti sono pronti, li cospargo di zucchero a velo, o li tuffo nel miele o nel cioccolato fatto fondere a bagnomaria. E che Carnevale sia!

Ma, quando preparate questa ricetta, siate generosi, perchè, come ammonisce la filastrocca, gli egoisti restano senza frittata.

Crapa pelada la fà i turtei,
Gha na dà minga ai sò fradei;
i sò fradei fan la fritada,
Gha na dan minga a crapa pelada.

(Testa pelata ha fatto i tortelli, non ne da ai suoi fratelli; i suoi fratelli fan la frittata, non ne danno a testa pelata)

sabato 14 febbraio 2015

L'amore: manuale di sopravvivenza per ragazzi

Cari ragazzi, ma quanto è difficile amare, oggi? Forse servirebbe un piccolo manuale, perchè le ragazze sono proprio complicate e capirle è un'impresa.

Tutto diventa più facile, però, se si tiene ben presente una cosa: le ragazze, tutte, di qualsiasi età e provenienza, vogliono l'Amore. Quello con la "A" maiuscola. Non importa se vanno in giro con gli anfibi e magari fanno corsi di pugilato, se suonano il basso in un complesso heavy metal o hanno piercing e fanno le dure: sotto sotto quello che cercano è l'Amore. 
Non sto parlando del Principe Azzurro, che quello esiste solo nelle favole ed oramai si sarà stufato pure lui di baciare belle addormentate e di girare il mondo facendo provare scarpette di cristallo; sto parlando di un ragazzo vero, in carne ed ossa, che sia però capace di un'impresa straordinaria: farla sentire unica e speciale.

Non lasciatevi trarre in inganno dalle varie Rihanna e Miley Cyrus, che nei video musicali la danno via come se non fosse roba loro: quelle non sono l'esempio delle ragazze normali, quelle sono - tutt'al più - la rappresentazione di una categoria di lavoratrici che anche voi potete trovare lungo i marciapiedi di molte strade italiane; certo, queste non cantano e non hanno la villa con piscina, ma la qualità d'amore che offrono è la stessa: infima. E poi, guardiamoci in faccia: a cosa hanno portato video simili negli USA, dove sono nati? Ad un'epidemia di adolescenti incinte e baby papà. Di certo non al coronamento di storie d'amore.

La ragazza vera, dicevamo, è di un'altra pasta. E potete fidarvi, perchè a dirvelo è una che è stata ragazza e che con le ragazze di oggi ha a che fare ogni santo giorno. 
L'aspetto fisico? Certo che conta. Inutile prenderci in giro: le persone racchie non partono avvantaggiate. Però, molto spesso, siamo noi stessi a vederci peggio di quel che siamo realmente, perchè siamo timidi, o ci sentiamo brutti, o prendiamo ad esempio quell'amico che sembra avere tanto successo... Ma se quell'amico ha successo non è (solo) perchè è bello, ma perchè si sente sicuro di sè, non si crea troppe paranoie e si mostra per ciò che è. Qualche chilo di troppo, o gli occhiali, o un grosso naso, non hanno mai impedito a nessuno di trovare l'amore. Guardatevi intorno: in giro, che camminano tenendosi abbracciati o mano nella mano, non vedete divi di Hollywood ma persone normali, che magari ai vostri occhi sembrano piene di difetti, ma che hanno trovato l'amore.

I soldi? Di quelli avrete bisogno in un futuro, magari anche molto lontano, se e quando deciderete di metter su casa insieme, ma di certo non è il caso di preoccuparsene adesso. E' vero, a tutte le ragazze fa piacere ricevere regali, ma non è il loro valore economico ad essere importante. Ricordate? Qui si sta parlando di Amore. Quindi, se interessate alla ragazza che vi piace, state sicuri che apprezzerà moltissimo anche un regalo semplice e poco costoso, come ad esempio un peluche, un paio di orecchini o un braccialetto, un mazzo di fiori o dei plettri per il basso (se è la ragazza che suona nel gruppo heavy metal, meglio evitare il peluche!). 
Se non le interessate, allora sì che potrebbe puntare solo a "spremervi", ma a questo punto è chiaro che non vi ama e non vi amerà, per quanti regali splendidi e costosi possiate farle, quindi meglio lasciarla sola con il suo arido egoismo.
Quello che veramente conta è farla sentire amata, cioè unica e speciale. Ricordarsi, ad esempio, del suo compleanno, stupirla con piccoli gesti romantici (non serve un fine settimana a Parigi, basta riaccompagnarla a casa per evitare che incontri brutti ceffi, una cena inaspettata voi due da soli, invitarla al cinema... piccole cose, in base ai suoi gusti), starla ad ascoltare quando vi racconta i suoi problemi (guardate che se ne accorge se la fissate solo e ogni dieci secondi fate "sì, sì" con la testa, mentre pensate alla partita di calcio!), rispettare lei ed i suoi tempi (se volete avere esperienze di cui vantarvi con gli amici, beh, sappiate che questo non è amore, nemmeno di quello con la "a" minuscola. Vi rimando al paragrafo su Rihanna e la Cyrus, che forse non avete letto con attenzione).
Un'ultima cosa, importantissima: siate voi stessi. Dovete piacere alla ragazza di cui siete innamorati per quello che siete: lei non sopporterebbe di stare insieme ad un falso e voi non potreste comunque fingere per tutta la vita. Meglio essere sinceri da subito. Se è vero Amore, filerà tutto alla perfezione.

Aggiornamento: come preannunciato, il nuovo articolo suscitato dai vostri commenti in merito ad amore e sesso lo trovate qui. Buona lettura e a presto!

venerdì 13 febbraio 2015

Dieci film d'amore imperdibili

Che stiate progettando una serata romantica per San Valentino o che semplicemente siate alla ricerca di una bella storia d'amore, ci sono dieci film (stranieri, dal momento che film d'amore italiani li trovate qui) che non potete non aver visto almeno una volta nella vita: l'ABC del sentimento, il video manuale di Cupido. Buona visione!

- Uomini e donne non possono essere amici -  Harry, ti presento Sally - Una storia che è il compendio delle storie d'amore. Harry è certo che uomini e donne non possano essere amici. Almeno fino a quando non gli viene presentata Sally. Con la quale, ovviamente, scocca subito un'antipatia reciproca. Ma il tempo e la vita plasmano le persone, persino quelle dalle idee che parevano incrollabili come Harry e Sally. E mentre sullo schermo scorrono le vite di Harry e Sally altre coppie intervengono, raccontando la loro storia d'amore; storie sempre diverse, ma tutte accomunate dal più grande e potente sentimento. (Interpreti principali: Harry - Billy Crystal; Sally - Meg Ryan. Sceneggiatura: Nora Ephron. Regista: Rob Reiner. Anno: 1989. 1 nomination all'Oscar).

- Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere - What women want - Una storia d'amore contemporanea, con uomini e donne che sgomitano e competono per conquistarsi un ruolo nel lavoro ed una posizione in società. Ma una storia d'amore che, oltre ai ruoli professionali, punta l'obiettivo sulle differenze che innegabilmente distinguono gli uomini dalle donne. Ambientato nell'ultra competitivo settore pubblicitario, questo film evidenzia con ironia anche gli stereotipi che ingabbiano le donne e mostra ciò che in definitiva differenzia un macho da un vero uomo. (Interpreti principali: Nick - Mel Gibson; Darcy - Helen Hunt. Sceneggiatura: Josh Goldmith, Cathy Yuspa. Regista: Nancy Meyers. Anno: 2000).

- You're the one that I want - Grease - Negli anni '50 la dolce e ingenua Sandy, ragazza australiana in vacanza negli States, incontra Danny: i due si innamorano e trascorrono insieme l'estate, dicendosi addio al termine delle vacanze. Ma i piani cambiano e Sandy si iscrive, senza saperlo, alla stessa scuola superiore frequentata da Danny; lui, leader della banda dei Thunderbirds, non vuole perdere la fama di macho conquistata nel gruppo e così fa lo spavaldo mentre lei viene presa in giro dalle più emancipate Pink Ladies. Storia di un amore adolescenziale a ritmo di musica, uno dei musical di maggior successo di tutti i tempi. (Interpreti principali: Danny Zuko - John Travolta; Sandy Ollson - Olivia Newton John. Sceneggiatura: Bronte Woodard. Regista: Randal Kleiser. Anno: 1978. 1 nomination all'Oscar).

- Due cuori e una capanna - Colazione da Tiffany - E', forse, la storia d'amore cinematografica per antonomasia e varrebbe la pena guardarla non foss'altro che per l'incantevole Holly Golightly, bella ragazza spiantata giunta dalla campagna alla Grande Mela alla ricerca di un milionario, scopo matrimonio. Purtroppo - o per fortuna - incontra l'altrettanto spiantato Paul Varjak, scrittore indolente e cinico in cerca di fortuna. Sono, lei e Paul, non troppo diversi da quelli che oggi chiameremmo escort e gigolò. Ma l'amore è un'altra cosa, che coi soldi ha ben poco a che spartire. (Interpreti principali: Holly Golightly - Audrey Hepburn; Paul Varjak - George Peppard. Sceneggiatura: George Axelrod. Regista: Blake Edwards. Anno: 1961. 3 Premi Oscar, 6 nomination).

- Quella gran culo di Cenerentola - Pretty Woman - Richard e Vivian non sono molto diversi: entrambi usano le persone per far soldi e non si lasciano coinvolgere dai sentimenti. Solo che lui è un affarista miliardario e lei una prostituta. I due si incontrano una sera a Hollywood, lungo Rodeo Drive e, inaspettatamente, da quello che avrebbe dovuto essere un semplice contratto d'affari, sboccia l'amore. Una favola moderna, inverosimile quanto dolce e coinvolgente, che non a caso è divenuta un clamoroso successo cinematografico, capace di mietere successi ogni volta che viene riproposta in tv. (Interpreti principali: Edward - Richard Gere; Vivian - Julia Roberts. Sceneggiatura: J. F. Lawton. Regista:  Garry Marshal. Anno: 1990. 1 nomination all'Oscar).

- Suonala, Sam - Casablanca - Imperversa la Seconda Guerra Mondiale, l'intero pianeta pare sconvolto dal conflitto, ma l'espatriato statunitense Rick crede di aver trovato tranquillità in Marocco, a Casablanca, dove gestisce un caffè e si mantiene neutrale rispetto alla guerra. Fino a quando dal suo passato non riemerge Ilsa, una donna che aveva profondamente amato a Parigi e che aveva perduto quando i nazisti occuparono la città. Due "lettere di transito" di cui è in possesso Rick garantirebbero la salvezza ad entrambi e l'inizio di una nuova vita insieme, ma ciò che li separò a Parigi è ancora vivo e ben presente. (Interpreti principali: Rick - Humphrey Bogart; Ilsa - Ingrid Bergman. Sceneggiatura: Julius J. Epstein, Philip G. Epstein, Howard Koch. Regista: Michael Curtiz. Anno: 1942. 5 Premi Oscar, 5 nomination).

- L'importanza della "Famiglia" - Mickey Occhi Blu - Michael è un rispettabilissimo banditore d'asta che, nonostante qualche contrattempo con i trasportatori dei lotti, può definirsi un uomo di successo; comprensibile, dunque, che non capisca il rifiuto della sua fidanzata Gina di sposarlo: loro si amano, stanno bene insieme, hanno lavori che li soddisfano e garantirebbero loro una vita dignitosa insieme. Ben presto scopre che ciò che ha spinto Gina a rifiutare la proposta di matrimonio è la Famiglia, quella con la "F" maiuscola: Gina è infatti figlia di Frank Vitale, mafioso che ha trascorso diversi anni in carcere, ed annovera zii e parenti malavitosi, gangster, riciclatori di denaro sporco. Innamorata di Micheal, non vuole che sia coinvolto nei loschi traffici familiari dai quali lei si è tenuta alla larga con enorme fatica. Una commedia spassosa, dall'immancabile lieto fine, arricchita da una splendida colonna sonora. (Interpreti principali:  Micheal - Hugh Grant; Gina - Jeanne Tripplehorn. Sceneggiatura: Robert Kuhn, Adam Scheinman. Regista: Kelly Makin. Anno: 1999).

- Francamente, me ne infischio - Via col vento - E' il capostipite dei film romantici. La tormentata storia d'amore tra la viziata e caparbia Rossella O'Hara ed il fanfarone Rhett Buthler mentre la guerra di Secessione incendia gli Stati del Sud ha conquistato intere generazioni, merito anche della maniacale cura del produttore David Selznick (che cambiò tre registi e volle il meglio in fatto di costumisti, scenografi, sceneggiatori, compositori...). Rossella ama da sempre Ashley, il quale però ama e sposa Melania; un po' per ripicca, un po' per bisogno, Rossella si sposa tre volte, l'ultima delle quali con Rhett. Soltanto quando Melania muore ed Ashley rimane vedovo, Rossella scopre di essere stata vittima per anni di un abbaglio: era innamorata dell'idea dell'amore, non di Ashley, e l'uomo che realmente vuole al suo fianco per sempre è suo marito Rhett. Ma ormai è troppo tardi, non le crede nemmeno quando lei, piangente, lo rincorre e gli dichiara il suo amore, mostrando tutta la sua fragilità con un "Che ne sarà di me?" al quale lui risponde "Francamente, me ne infischio", allontanandosi nella nebbia. (Interpreti principali: Rhett Buthler - Clark Gable; Rossella O'Hara - Vivien Leigh. Sceneggiatura: Sidney Howard. Regista: Victor Flaming [George Cukor, Sam Wood]. Anno: 1939. 11 Premi Oscar, 7 nomination).

- Quando gli dei vogliono punirci avverano i nostri desideri - La mia Africa - L'amore vero, che non si può ingabbiare nelle convenzioni sociali d'inizio Novecento così come non si può ingabbiare lo spirito selvaggio dell'Africa; un amore grande, che dispensa gioie e dolori, così come distruzioni e resurrezioni dispensa la natura del Kenia. Basato sul romanzo autobiografico della scrittrice danese Karen Blixen, questo film narra la storia d'amore tra la baronessa Blixen - sposatasi per convenienza con un nobile fatuo e donnaiolo - ed il cacciatore Denys Finch Hatton, spirito libero che saprà conquistarla guidandola alla scoperta della natura selvaggia dell'Africa e dell'animo umano. Una storia d'amore romantica e struggente, all'insegna del "è meglio aver amato e perduto che non aver amato affatto". (Interpreti principali: Karen Blixen - Meryl Streep; Denys Finch Hatton - Robert Redford. Sceneggiatura: Kurt Luedtke. Regista: Sidney Pollack. Anno: 1985. 11 Premi Oscar, 7 nomination).

- Amore animato - Up - Non lasciatevi trarre in inganno dal fatto che si tratti di un film d'animazione: questa è una storia d'amore in piena regola e, meglio ancora, è la storia di un amore che unisce due vite per sempre. Carl ed Ellie si conoscono quando hanno solo otto anni, diventano amici, crescono, si innamorano, si sposano, affrontano insieme le difficoltà delle bollette da pagare e la tristezza di non poter aver figli, invecchiano, si amano e si spalleggiano. Si aiutano, si comprendono, si completano. Sono due, ma sono come uno solo. Ed uno solo è anche il loro grande sogno: andare insieme alle Cascate Paradiso, in Venezuela. Ma quando finalmente Carl acquista i biglietti per il Sud America, per Ellie, anziana e malata, è ormai troppo tardi. Sarà lui solo, alla fine, a realizzare il sogno di entrambi. (Sceneggiatura: Pete Docter, Bob Peterson. Regista: Pete Docter, Bob Peterson. Anno: 2009. 2 Premi Oscar, 5 nomination).

giovedì 12 febbraio 2015

Attenti al rospo innamorato!

Con lo sciogliersi della neve e l'innalzarsi delle temperature, la natura si risveglia e gli anfibi non fanno eccezione: all'arrivo della bella stagione rospi, rane, raganelle, salamandre, tritoni e chi più ne ha più ne metta escono dal letargo invernale e subito sentono, prepotente, il richiamo a cercarsi una compagna per dar vita ad una nuova generazione. Signore e signorine possono star tranquille, comunque: ranocchi e rospi non sono per nulla interessati a loro e preferiscono di gran lunga trovarsi una bella rana od una procace rospettona per poter perpetuare la specie.

La ricerca della consorte, però, presenta non poche difficoltà, tanto che ad oggi molti anfibi risultano seriamente minacciati dal pericolo d'estinzione. Il motivo? In gran parte, è colpa di noi esseri umani e delle nostre strade. Rane e rospi, infatti, hanno due differenti siti per il letargo e per la riproduzione e quindi, periodicamente, si trovano ad affrontare una vera e propria migrazione, che li porta a percorrere alcuni chilometri e, appunto, ad attraversare strade anche molto trafficate. Con i risultati che è facile intuire.
Il rospo maschio, abbracciato alla sua rospotta
Ogni anno migliaia di rospi comuni o Bufo bufo vengono schiacciati dalle auto in transito, ma da qualche tempo, però, è anche partito un progetto di difesa e tutela degli anfibi: grazie alla realizzazione di veri e propri corridoi e sottopassi, oltre che all'aiuto preziosissimo di volontari che, nottetempo, catturano i rospi innamorati e li liberano sul lato opposto della strada, dove potranno andare in tutta sicurezza a cercare la rospona del loro cuore (tra i rospi, infatti, è il maschio ad essere più piccolo).

Nel 2011, poi, ha preso il via il Life TIB, ovvero "Trans Insubria Bionet", un progetto di tutela della biodiversità che interessa quaranta chilometri che si stendono nella Pianura Padana e congiungono le Alpi con gli Appennini. Sono stati individuati i percorsi abituali della fauna selvatica (non solo rospi o anfibi, ma anche istrici, scoiattoli, tassi, ricci e moscardini amano gironzolare e, quando si trovano una strada davanti, la attraversano. Spesso con esito nefasto) ed entro il 2015 verranno realizzate opere per favorirne gli spostamenti in piena sicurezza: tunnel per piccoli mammiferi, pozze ed aree umide per gli anfibi, muretti a secco per i rettili. Questo progetto, realizzato dalla LIPU in collaborazione con la Provincia di Varese, la Regione Lombardia e la Fondazione Cariplo, prevede la costruzione di 20 sottopassi per la fauna selvatica, molti dei quali già realizzati o ricavati da passaggi precedenti, come quelli di drenaggio delle acque; tra la fine del 2014 ed il 2015 verranno costruiti invece otto passaggi per animali come cervi e caprioli, che potranno così spostarsi in tutta sicurezza tra il Parco Campo dei Fiori ed il Parco del Ticino.

Le aree umide, poi, cancellate in passato come inutili, sono state finalmente rivalutate e si è compreso che sono un'autentica ricchezza in fatto di biodiversità; ecco perchè è stata prevista anche la realizzazione di piccole pozze, dove uccelli limicoli ed anfibi potranno fermarsi e rifocillarsi durante gli spostamenti, sorta di "autogrill" per animali. I muretti a secco, invece, favoriranno lo spostamento dei rettili.
Noi, in concreto, cosa possiamo fare per aiutare il rospo innamorato e gli altri animali? Una cosa all'apparenza banale: prestare attenzione e moderare la velocità quando percorriamo in auto strade che attraversano boschi e campi. I rospi non vogliono i nostri baci, ma solo la nostra attenzione.

martedì 10 febbraio 2015

Festa di Primavera e Capodanno cinese: buon anno della Pecora!

Il 19 febbraio inizia il nuovo anno, secondo il calendario lunare cinese, ma i festeggiamenti - come da tradizione - prendono il via un paio di settimane prima ed il nostro 2015 coincide con il loro anno 4712. Questo è l'anno della Pecora di Legno, che va a prendere il posto dell'anno del Cavallo; la pecora è un animale molto amato e considerato fortunato, in quanto l'ideogramma della parola "fortuna" (Chinese Luck Character) contiene quello della parola "pecora" (Chinese Sheep Character) ed anche la pronuncia di queste due parole è molto simile, senza contare che il suono della parola somiglia molto a Yang, l'energia positiva che bilancia lo Ying e regola l'equilibrio dell'universo.
Secondo Raymond Lo, esperto di Feng Shui di fama mondiale, in accordo con il ciclo di nascita e distruzione che governa le relazioni tra i Cinque Elementi, il Legno Yin si trova sopra la Terra, pertanto ci sarà un ciclo distruttivo e relazioni disarmoniche che si evidenzieranno in conflitti internazionali; tuttavia sembra che questi conflitti potranno essere più facilmente risolti con la diplomazia, giungendo a compromessi, piuttosto che non con vere e proprie guerre e questo perchè il Legno Yin è un fiore dal gambo sottile o un giovane ramoscello, la cui direzione può essere facilmente indirizzata: "Con questa caratteristica - ha asserito Lo - mi aspetterei un 2015 generalmente meno violento del 2014". Tuttavia, "La Pecora o Capra corrisponde a luglio nel calendario occidentale, che non è ancora estate piena ma in cui l'energia del fuoco è molto potente; nascosti all'interno della Capra si celano il Fuoco Yin, la Terra Yin ed il Legno Yin, è una terra riarsa in cui il Legno non viene nutrito dall'Acqua. Le ultime due Guerre del Golfo in Medio Oriente iniziarono nel 1991 e nel 2003, entrambi anni della Capra. Ecco perchè, con la minaccia dell'ISIS in Iraq e Siria, non mi stupirei se proprio quest'anno iniziasse una nuova Guerra del Golfo".

"Il calendario cinese, con gambi di cielo e rami terrestri, procede di 60 anni in 60 anni; ciò significa che avevamo sperimentato lo stesso anno Yin Legno Capra nel 1955 e nel 1895 - prosegue Lo - Il 1955 ha visto la firma di numerosi trattati internazionali per porre fine a conflitti o per l'inizio di cooperazioni militari: ad esempio nel febbraio 1955 venne firmato il Patto di Baghdad per la reciproca protezione tra Turchia, Gran Bretagna, Iran, Pakistan ed Iraq e nello stesso anno la Germania dell'Oves aderì alla NATO, mentre l'Unione Sovietica ed altri sette Paesi comunisti siglarono il Patto di Varsavia. Sempre nel 1955 venne firmato il trattato di pace tra Birmania e Giappone e nel febbraio di quell'anno si strinse nel sud est asiatico il Treaty Organization, un patto di mutua difesa. Tornando più indietro nel tempo, nel 1895 i cinesi firmarono il Trattato di Shimonoseki con il Giappone, mettendo fine alla prima guerra cino-giapponese".
L'elemento Terra della Pecora dovrebbe dare una sferzata al mondo degli affari: "Sarà favorevole il business dell'energia, ma anche quello dei viaggi aerei, dello sport, dell'intrattenimento e dei ristoranti - afferma sicuro Lo - e il Fuoco, presente all'interno della Pecora, è l'ottimismo che guiderà l'economia e il mercato azionario: si prevede nel 2015 la ripresa economica degli Stati Uniti e dell'Europa. Gli anni della Capra Legno possono essere molto positivi per il business, con innovazioni che portano a rivoluzioni negli stili di vita: nel mese di luglio del 1955 ad esempio venne aperto Disneyland in California, mentre nello stesso anno ma ad aprile aveva aperto il primo ristorante McDonald's. Circa McDonald's, poi, è buffo notare come questo abbia aperto proprio nell'anno della Capra - che è in contrasto con il Bue - e consumi principalmente carne di bue. Comunque, l'anno della Capra ha una Terra malsana, priva di Acqua e di Metallo, e non credo sia un caso che proprio in un anno della Capra aprì in Illinois il primo McDonald's, inaugurando una generazione di cibo spazzatura che porta ad obesità e diabete". 

Molto meno bene rispetto agli affari, però, potrebbe passarsela il pianeta, almeno secondo le predizioni di questo illustre esperto di Feng Shui: "L'energia Terra che caratterizza la Capra è molto potente e porterà autentici disastri come terremoti, frane e valanghe. Non a caso il devastante terremoto che colpì il Giappone nel 2011 si è verificato sì nel giorno del Bue, ma nell'ora della Capra. Nel 1895 ci furono gravi terremoti in Slovenia e negli Stati Uniti occidentali, mentre nel 1955 la terra tremò in California, in Egitto e in Yuzha in Cina. E poi la totale assenza di Acqua potrà portare gravi incendi boschivi, uragani e tifoni; come nel 1955, quando l'uragano Diane colpì gli Stati Uniti provocando oltre 200 vittime, e l'uragano Hilda sferzò il Messico, uccidendo oltre 200 persone. Inoltre la Capra è "la tomba del Legno", e questo non è favorevole per le piante e l'ambiente: il problema del riscaldamento globale porterà a gravi catastrofi e nel 2015 ci saranno gravi disastri ambientali. Non si possono escludere nemmeno gravi distruzioni causate da incidenti nucleari o da inquinamento dei mari".
Attenzione, poi, quando ci si mette alla guida: "L'asciutto, l'assenza di Acqua, simboleggia anche la strada: James Dean morì il 30 settembre 1955, anno Yin Legno Capra, così come in un incidente stradale morì Lady Diana che era nata in un giorno di Capra Legno Yin, ed il terribile incidente di Le Mans avvenne l'11 giugno del 1955: costò la vita a 84 persone e ci furono oltre 100 feriti".
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