giovedì 29 gennaio 2009

Caronno Pertusella, il T'Ien Shu si svela



E' fissato per sabato 31 gennaio a partire dalle ore 15 il primo appuntamento con il Kung Fu stile T'Ien Shu a Caronno Pertusella.
La palestra Fighting Soul ospiterà una sorta di "open day" nel corso del quale sarà possibile assistere ad un allenamento di questa disciplina, che verrà insegnata a partire dal martedì successivo, 3 febbraio, presso la palestra medesima dal Maestro Davide Carpanese.
Per ulteriori informazioni, è possibile prendere contatto con la Fighting Soul.
...Hei, vi aspetto, eh! ;-)

mercoledì 28 gennaio 2009

Un sorriso per la vita


Leggo da Paola un post che non posso che appoggiare e riproporre a mia volta.

Si tratta di un'iniziativa per raccogliere fondi a favore della ricerca contro il Neuroblastoma, un terribile tumore che rappresenta una delle principali cause di morte in età pediatrica.

Lo Scarabocchio di Comicomix, grazie all'operazione "Regala un sorriso", verserà 2 euro alla Fondazione per la lotta al Neuroblastoma per ogni disegno o... scarabocchio che riceverà.
Aderire all'iniziativa è semplice e non costa nulla: basta prendere carta e matita e... regalare un sorriso!

Una volta terminata la vostra opera, potete inviarla in formato jpg a questo indirizzo mail: alex@comicomix.com indicando nome, cognome, età e città o, se preferite il modo più "tradizionale", inviate il disegno a Fam. Cipiciani Via Colle di Fossato n. 20 06132 Perugia (sempre indicando i vostri dati, incluso un indirizzo e-mail, che serviranno per inviarvi un ringraziamento).

Questo qui sotto è il mio scarabocchio sorridente realizzato con Paint

La Baviera nel Varesotto, con il Kapuziner


Ecco, vorrei trovare le parole ma proprio non ci riesco...
Sublime? Di più! Eccezionale? Non basta!

Lo so, lo so, sono scandalosamente di parte: adoro praticamente tutto ciò che è anche solo lontanamente riconducibile alla Baviera, cibo incluso. Anzi, forse cibo soprattutto, considerando la mia indole di marmotta, che mi spinge a mangiare e dormire. Tanto mi basta per esser felice: cibo e sonno in quantità industriale.

Ebbene, lo scorso fine settimana con Davide ed un paio di amici siamo andati a cena in questo angolo di Baviera trasferitosi a Castelseprio (VA), il Kapuziner.

Assolutamente impossibile non assaggiare i Brezel e come resistere poi agli gnocchetti con panna, funghi e speck? I Würnberger Bratwurst, minuscole salsicce di Norimberga servite con crauti e patate al forno, non potranno non tentarvi, ma una grossa attrattiva è rappresentata anche dal sontuoso stinco di maiale affumicato, degno di Obelix!
Ricordatevi di lasciare un po' di spazio nello stomaco per il dolce: Sachertorte e gelato con miele e pinoli sono entrambi deliziosi, assolutamente da provare.

I PRO: cucina ottima e birra altrettanto di qualità, piatti abbondanti e servizio preparato, cordiale e celere. Costi commisurati a qualità e quantità delle pietanze. Dispone di parcheggio sterrato. Sito web aggiornato e completo di mappa per raggiungere il locale agevolmente.

I CONTRO: è disperso nel bosco! Trovare il locale, se non si conosce la zona o non si dispone di un satellitare, può diventare problematico. E' indispensabile la prenotazione e, per il fine settimana, è consigliabile prenotare con almeno sette giorni d'anticipo. Dispone di parcheggio sterrato, assolutamente proibitivi i tacchi 10.

martedì 27 gennaio 2009

Cortina, Parco dello Stelvio e Sondrio: montagna sotto i riflettori


Occhi puntati sulla montagna.

Si comincia con Cortina, dove uno sciagurato sciatore ha originato una slavina facendo un fuori pista. Il giovane imprenditore è stato denunciato per procurato allarme e per aver causato con il suo passaggio il distacco di una slavina, reato punibile con la reclusione da 5 a 12 anni. E non è escluso che il Suem gli recapiti anche una fattura per il pagamento dell’utilizzo non necessario di due elicotteri, uno per 130 minuti e l’altro per poco più di un'ora. Cifretta non di tutto rispetto, se si considera che il costo è di oltre 80 euro al minuto. Cliccando qui accedete all'articolo completo.

Di tutt'altro tenore è l'allarme recentemente lanciato dal WWF: nessuna slavina causata da imbecilli nel parco dello Stelvio, grazie al cielo, bensì la decisione di procedere all'abbattimento di 1.700 cervi. Vengono chiamati "selecontrollori" ma sono, di fatto, cacciatori che, dopo un breve corso formativo, con la benedizione dello stesso Parco Nazionale, potranno imbracciare le doppiette ed impallinare questi ungulati.
Il problema del numero eccessivo di ungulati può, secondo il WWF, essere agevolmente risolto grazie al ritorno dei predatori naturali e proprio in questo areale sta tornando a diffondersi il lupo. In realtà dunque la possibilità, da parte di cacciatori paganti, di abbattere esemplari di cervo, viene letta come un'apertura della caccia a tempo indeterminato. Qui trovate la denuncia del WWF e la mail per chiedere che i cervi non vengano abbattuti.

Concludiamo con una buona notizia: l'incantevole Val di Mello, in Valtellina, diventerà riserva naturale. Conosciuta anche come "lo Yosemite lombardo" per la somiglianza geologica col primo Parco realizzato al mondo, questa valle è una delle più affascinanti delle Alpi Retiche e con i suoi 4.600 ettari diverrà il Parco più grande della Lombardia.
La scelta, fortemente voluta dall'amministrazione comunale, dai giovani e da ERSAF, mette ora la Val di Mello al riparo da cacciatori e dallo sfruttamento edilizio ed idroelettrico. L'articolo completo cliccando qui.

lunedì 26 gennaio 2009

Il Grillo che non delude mai


Venerdì scorso sono stata allo spettacolo di Beppe Grillo ad Assago. Si trattava del regalo di Natale che una coppia di amici ha voluto fare a Davide e me e, come sempre, ha colto nel segno.

Grillo non delude mai!

Non è la prima volta che Davide ed io abbiamo la possibilità di assistere ad un suo spettacolo dal vivo e, anche in questa occasione, il grillaccio parla di politica ed attualità con la sua irresistibile verve comica che, però, ti lascia quell'amaro in bocca. Perchè ti viene da domandarti come sia possibile, ad esempio, che in un Paese che si dice democratico vengano ignorate le petizioni popolari; che la politica viaggi a braccetto con l'economia e che, all'interno della stessa economia, vi siano dirigenti di una determinata società che siano anche membri di consigli d'amministrazione di altre società, tutto legato in una sorta di ragnatela del potere... Un autentico Delirio!

Velo pietoso circa la libertà di stampa: il nostro Paese viene superato da Micronesia, isole Kiribati e, tanto per restare nelle immediate vicinanze, dalla Repubblica di San Marino (qui il pdf di House of Freedom relativo al 2008).
Una buona notizia, però, Grillo l'ha data: a causa della fusione dei ghiacciai, le isole Kiribati stanno scomparendo, ingoiate dall'oceano. Mentre i residenti chiedono ospitalità all'Oceania, noi corriamo il rischio di scalare una posizione nella classifica dei Paesi con la stampa libera.
E che dire della tv, poi? "Quando la RAI toglierà pubblicità e partiti, allora avrà un senso pagare il canone!". Parole sante! Ed ecco pronto come evitare di pagare questo odioso balzello, in modo perfettamente legale e spendendo solo 5,16 euro: trovate tutto dettagliatamente sul blog di Grillo, cliccando qui.

Presenti allo spettacolo anche alcuni rappresentanti dei Meetup, realtà che vanno via via crescendo incuranti dell'ideologia politica ed interessate esclusivamente ad uno sviluppo veramente a misura d'uomo e sostenibile: si propongono la raccolta differenziata porta a porta, il car sharing e l'utilizzo di bicicletta e mezzi pubblici, la diffusione di prodotti privi d'imballaggio (come ad esempio i distributori di latte crudo, ma anche di acqua del rubinetto e di detersivi "alla spina")...

Ecco, io non faccio parte di alcun Meetup, ma mi son resa conto che vivo così il mio quotidiano: niente auto, bevo acqua del rubinetto di casa, acquisto latte alla spina, differenzio i rifiuti, evito accuratamente di comprare prodotti dei quali, di fatto, pago l'imballaggio... e mi ha fatto davvero piacere scoprire che non sono una sorta di "bestia rara", ma che siamo in tanti, sempre di più. Segno che, nonostante "Il Grande Fratello" e "I Pacchi", grazie alla rete l'informazione vera può circolare. E smuovere gli animi. Alla faccia delle tv prezzolate e pilotate.

venerdì 23 gennaio 2009

Lampedusa - Cosa c'è oltre ai centri di prima accoglienza?


Copio e incollo dal blog di Valeria e Marco, ovvero "I Filibustieri".

"La bellissima isola di Lampedusa è da anni sui giornali, ma solo per le cronache sugli sbarchi clandestini, non per le sue bellezze, men che meno per i problemi che affliggono i suoi abitanti, abbandonati dallo Stato e del tutto inascoltati nelle loro legittime richieste.

Parla della sua isola bistrattata Giovanna, nel suo blog, da cui fa un appello per richiamare l'attenzione su fatti concreti, ma di cui non si parla, di cui anche la stampa si disinteressa, nonostante le numerose proteste degli isolani. Riporto alcune sue parole:
"Da una settimana i nostri bambini non vanno a scuola. La pioggia ha danneggiato i tetti degli edifici scolastici e non ci sono altri locali disponibili. Ogni mattina per tutta la settimana, in centinaia, ci siamo recati in piazza, genitori e bambini, chiedendo, attraverso i giornali l'attenzione del governo ma nessuno ha dedicato una sola riga a questo nostro problema. Nessuno sa che a Lampedusa la sanità è una cosa solo per chi se lo può permettere. Se ti fratturi un braccio e parti con l'aereo di soccorso per fartelo ingessare negli ospedali di Palermo, se vuoi tornare a casa non appena finita l'urgenza, devi pagarti il biglietto dell'aereo. Nessuno sa che a Lampedusa benzina e gasolio (anche quello delle barche dei pescatori) sono i più cari d'Italia. Nessuno sa che a Lampedusa non c'è una biblioteca e le strutture scolastiche sono fatiscenti. Nessuno sa che la gente di Lampedusa non riesce più ad affrontare le difficoltà in cui si trova."

Stanca dell'indifferenza che la circonda la gente di Lampedusa e Linosa ha costituito recentemente un'Associazione: SOS Isole Pelagie. Al momento, quello che noi possiamo fare è diffonderne il link, perché finalmente se ne parli, perché almeno il diritto ad essere ascoltati e la libertà di manifestazione e di espressione siano rispettati".

Io il link lo diffondo più che volentieri, perchè sia data voce a Giovanna ed agli abitanti di Lampedusa e Linosa, perchè voglio tentare di diffondere informazione laddove i mezzi di stampa ufficiali latitano o fan trasparire soltanto ciò che fa comodo si senta. E anche quando questo post sarà passato, soppiantato da altri, continuerete a trovare per un bel pezzo il link qui accanto, nella sezione "In primo piano". Così come a lungo c'erano rimasti quello alla vergognosa vicenda del Carrefour di Assago e quello della caccia alle marmotte in Trentino.

giovedì 22 gennaio 2009

La Marmotta senza "amici" e il bidet del rinoceronte



Tutti ne parlano. Se non sei su Facebook non sei nessuno. Ed io di ciò mi beo.
Ebbene sì, mi piace non essere nessuno. Mi piace non aver amici o, meglio, mi piace avere amici veri che di certo non sono quelli che si spacciano come tali in Facebook, ma son quelli con cui parli, che incontri per un caffè o per una cena insieme, coi quali vai al cinema o ti sfoghi in telefonate chilometriche, coloro coi quali magari fai un bello scambio di tecniche sul tatami.

La mia sorellina, che mi somiglia quanto il giorno somiglia alla notte, naturalmente è su Facebook e me ne ha parlato. Le mie conclusioni? Mio caro, se sono vent'anni che non ti cerco, pur avendo frequentato le stesse scuole medie e vivendo a cinquecento metri di distanza, un motivo ci sarà pure, no? Ti pare che a te, che se mi incontri per strada fingi di non ricordarti chi sia, potrei mai legarmi con un'amicizia seppur virtuale?

E tu, che hai cercato di fregarmi il fidanzato, adesso ti ritrovo qui, "amica" del T'Ienshu? Ma stammi alla larga, và, che se no ti rompo le ossa e te le mischio come nel gioco dello shangai, in ricordo dei bei vecchi tempi e te la do io l'amicizia su Facebook!
Dovrei rendere di pubblico dominio la mia faccia, la mia professione, i miei interessi ed i miei amici (veri)... a che pro? Non dico che Facebook non possa essere di una qualche utilità, ad esempio credo possa rivelarsi una buona vetrina per chi conduce un'attività commerciale: che so, allevo pincher? Benissimo, mi piazzo in Facebook con tante belle fotografie dei miei cagnetti pronti alla cessione e cerco "amici" che li acquistino.

Ma io? Io che i pincher non li allevo, che ci vado a fare in vetrina? A spifferare i fatti miei? Ma per quello basta già la vicina di casa pettegola.
Nome, cognome, dove lavoro, dove vivo, le foto mie e magari pure quelle dell'ultima vacanza o della festa di compleanno di nonna, chi frequento e cosa faccio nel tempo libero... No, davvero, per me è troppo!
Anche nel blog parlo dei fatti miei, certo, ma la differenza sostanziale è che scelgo io quanto e cosa dire. E la mia faccia non compare praticamente mai. Sono io a scegliere come e in che misura espormi.

Concordo con Paolo Attivissimo e con le sue parole, che riporto unendomi a lui all'unisono: "Essere presente su Facebook, moi? Giammai. Preferirei fare un bidet a un rinoceronte."

mercoledì 21 gennaio 2009

Roma - Il pericolo è il tuo mestiere anche in vacanza? Allora pagane le conseguenze!


Escursioni fai-da-te nel deserto, passeggiate fianco a fianco coi predoni, crociere a caccia di pirati, vacanze alla ricerca di emozioni forti? Se proprio ci tenete, qualora dovesse accadervi qualcosa di spiacevole, la Farnesina interverrà per trarvi d'impiccio, salvo poi recapitarvi il conto a casa.

E' questa la proposta avanzata da Francesco Rutelli, in qualità del presidente del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica), al Ministro degli Esteri Franco Frattini e che già sta riscuotendo consensi. Appare assurdo a molti, infatti, che debba essere la collettività a pagare per le scelte "estreme" di certi turisti amanti dell'avventura.
Voi che ne pensate?

lunedì 19 gennaio 2009

Un americano alla corte di Re Artù



Non è certamente questa l’opera più nota di Samuel Langhorne Clemens, conosciuto con lo pseudonimo di Mark Twain. Tuttavia il libro, che narra l’incontro impossibile tra l’Inghilterra agricola e rurale dell’Alto Medioevo e gli Stati Uniti industrializzati e progressisti della fine dell’Ottocento, è divertente ed inconsueto e pervaso dall’ironia con la quale l’autore da un lato demolisce i miti del passato e dall’altro irride la cieca fiducia nel progresso tecnologico e l’idealizzazione del successo economico del suo tempo.

Tutto accade quando è giusto che accada, quando si è pronti ad affrontarne le conseguenze: è questa la lezione che apprenderà il protagonista quando il suo tentativo di portare democrazia ed equità sociale nel Medio Evo fallirà miseramente. Un insegnamento che tornerebbe utile anche a coloro che cercano di esportare democrazia a suon di missioni militari e bombe intelligenti.

Titolo: Un americano del Connecticut alla corte di Re Artù
Autore: Mark Twain
Editore: Nord
Anno di pubblicazione: 2002

La mia prima volta. In quattro!

Ma cosa andate mai a pensare, sciagurate creature?! La "prima volta" di cui parlo nel titolo è, ovviamente, la prima volta in cui una conoscenza virtuale si è tramutata in conoscenza reale!
Venerdì scorso, dopo qualche contatto mail, squilla il mio cellulare e subito odo la voce di Mamit (vi giuro, l'ho chiamata così invece che col suo nome... che figura!) che mi preannuncia che lei e Pupina sono in viaggio per Como, il tempo di trovare parcheggio (a Comoooo?!? Bah, si vede che è ancora possibile, da qualche parte...) e ci troveremo davanti al bar concordato. "Non potrai non riconoscermi - chiarisce - indosso un paio di stivali bianchi ed un cappotto viola". Bene, le dico io, dopo un attimo di esitazione... mannaggia, passa un motorino e non son certa di aver capito bene... ma bianco e viola li ho sentiti con chiarezza, mi basterà individuare l'accoppiata di colori.
Arriva l'autobus e salgo, non prima di averle detto che io sono piccolina, vestita da Calimero e con i capelli che implorano l'urgente intervento di un buon parrucchiere.

Arrivata al luogo convenuto, scopro con orrore che il bar ha chiuso da un paio di giorni per ferie. Ma porc...! Va beh, penso, di bar in centro ce ne son parecchi, spero che Mamit e Pupina sapranno accontentarsi di una "seconda scelta" e, mentre comunico sempre via cellulare la notizia, scopro di aver beneficiato di una strepitosa offerta speciale, una di quelle "paghi due e prendi tre", nel senso che oltre a Mamit e Pupina arriverà anche la celeberrima Vet! Che bello! Una sorpresa nella sorpresa!

Mi piazzo nella piazza (he! He! He!) e mi metto a cercare con lo sguardo tutte le persone che indossino qualcosa di bianco e viola... Mmmh, questa ha i pantaloni bianchi, ma di viola nemmeno l'ombra... quest'altra ha la sciarpa viola, ma non vedo nulla di bianco... E poi Mamit mi ha detto di essere alta un metro e ottanta, questa è una tappetta poco più alta di me... no, no, non ci siamo... Va beh, aspetto.

Ad un certo punto da sotto il portico sbuca una coppia di belle donne, una con i capelli lunghi e lisci, l'altra con un taglio corto e sbarazzino nero, di certo non son alte un metro e ottanta e di certo nessuna di loro due indossa alcunchè di bianco e viola, ma la bionda mi indica, subito imitata dall'altra, ed è immediato il sorriso! Mi hanno presa in giro, ma che bello trovarsi! E poi Pupina e Mamit mi hanno portato persino un sacchettino contenente le loro frittelle spettacolari, non so se perchè son dei veri tesori, se perchè han capito che sono una golosona o se per farsi perdonare la piccola burla.

Poco dopo arriva anche la Vet, che più che una veterinaria, a giudicare dall'abbigliamento, avrebbe benissimo potuto essere una guida alpina, e tutte e quattro insieme entriamo nel bar "seconda scelta".

E' stata una bellissima sensazione, come se ci si conoscesse da tempo. Abbiamo iniziato a chiacchierare come se fossimo amiche di vecchia data, trasportando nel reale quelle conversazioni e quei discorsi che erano nati nel virtuale e poi, naturalmente, io e Pupina da brave "mamme" orgogliose, ci siamo anche mostrate a vicenda le foto dei nostri mici. Ho approfittato spudoratamente dell'esperienza della Vet per chiedere consigli su convivenze feline, ne ho invidiato l'abilità nello sfoggiare i tacchi 12, ho chiacchierato temo fino a sfinire le mie commensali e, alla fine, ci siamo salutate con la promessa di ritrovarci presto, nel reale come nel virtuale.

mercoledì 14 gennaio 2009

Passeggiata nella Storia

Cosa avete fatto di bello lo scorso fine settimana?
Io ho fatto una capatina nel XIV secolo...
(Come sempre gli ingrandimenti delle foto li trovate su Scattiliberi)


La lavorazione della lana ed il ricamo accanto al camino...


Lo "scaldino", nel quale veniva messa la brace del fuoco, ed il forno per il pane...

Le case di ringhiera...

Le modeste abitazioni...



Gli animali che garantivano la sussistenza...

Ma, a ben guardare, qualcosa di stridente c'è... grembiuli personalizzati e bicchieri di plastica...

viandanti infagottati con le borse della spesa...

Ed ecco svelato il mistero!
Si tratta di una rievocazione storico-religiosa a favore della chiesa di Sant'Antonio Abate a Saronno.
Dell'antico luogo di culto si hanno notizie documentate sin dal 1385 e, in occasione dell'epidemia di peste verificatasi nel 1576, venne costruito il lazzaretto attiguo tornato a rivivere in occasione di questa rievocazione.

Vin brulè, cassoeula, uova vengono venduti ai visitatori e l'intero ricavato va a sostegno dell'antica chiesa: lo scorso anno, in occasione della prima rievocazione, sono stati così racimolati i fondi necessari al rifacimento del tetto e quest'anno l'impavido gruppo di volontari ha sfidato il freddo pungente con l'obiettivo di raccogliere quanto basta per un restauro delle opere in muratura.

Qui sotto inserisco un'immagine "by night" della facciata della graziosa chiesetta (in realtà erano soltanto le 17.45, ma il cielo era già buio), con il proposito di scattarne quanto prima una in versione giornaliera.

Per chi, poi, come me, è un goloso, ricordo che sabato prossimo, 17 gennaio, in occasione della festa di Sant'Antonio, verranno allestite le tradizionali bancarelle di dolciumi e prodotti tipici.

lunedì 12 gennaio 2009

T'Ien Shu sui pattini da ghiaccio



Spontaneità e cedevolezza, avevo già avuto modo di dirlo, sono due capisaldi del T’Ienshu: la tecnica dovrebbe scorrere fluida così come fluidamente, senza pensarci su, si respira o si cammina. O si pattina, nel mio caso.


Venerdì pomeriggio sono andata a pattinare in piazza Cavuor a Como; giudico la civiltà di una città in base alla presenza di piste di ghiaccio sul proprio territorio e, in occasione di Natale, Como diviene secondo i miei parametri decisamente più civile, dotandosi di questa “pistina vista lago”. Ora, però, che le feste natalizie sono trascorse, Como tornerà ad essere semi-incivile potendo contare soltanto sullo stadio del ghiaccio di Casate: domenica 11, infatti, è stata chiusa la pista di piazza Cavour.

Venerdì, dunque, sono andata a pattinare per beneficiare ancora una volta di questa pista temporanea ma incantevole. E, pattinando, ecco l’illuminazione! Ecco la spontaneità e la cedevolezza! Muoversi, semplicemente, decidendo in che direzione andare, se e quanto alzare i piedi da terra, se accelerare o frenare, se e come superare chi ti trovi davanti. Muoversi, semplicemente. Anzi: spontaneamente. E la cedevolezza? La cedevolezza è l’adattabilità, quella che ti fa riconquistare l’equilibrio anche se stai per cascare a terra, quella che ti fa passare su piccoli dossi e “gnocchi” di ghiaccio senza crearti grandi disagi, quella che ti fa magari annaspare un po’ con le braccia nell’aria (molto, molto poco elegante!) ma fa sì che il tuo sedere non impatti contro il ghiaccio, quella che ti fa schivare per un pelo il principiante che ti cade davanti ai pattini. Si pone un problema e il tuo corpo, quasi “staccato” dalla mente, lo risolve: niente cadute, niente botte, niente scivoloni… e niente pensieri.


Adesso devo soltanto trovare il modo di trasferire tutta questa spontaneità e cedevolezza anche sul tatami. Pare facile, eh!

P.S. Grazie a Luca per la bellissima vignetta!

(Grazie a Dio non mi schianto così, quando pattino... anche se forse il mio profilo ne gioverebbe...)

P.S. 2 - Comuni Italiani ha indetto un concorso fotografico e... io partecipo con qualche scatto che trovate qui! Votate, mi raccomando eh!

venerdì 9 gennaio 2009

Anno nuovo, mentalità (televisiva) vecchia. Anzi, decrepita!


I primi dubbi ho iniziato ad averli la notte stessa di Capodanno, quando dal televisore distrattamente lasciato acceso, giusto per sentire il conto alla rovescia, proveniva la stessa voce di Carlo Conti dell'anno scorso, con le stesse identiche canzoni dell'anno scorso e... orrore!, persino il tizio (Malgioglio?) con lo scopino biondo platino al posto dello scalpo dell'anno scorso e le discinte "signorine" che "cantavano" dimenandosi forsennatamente.
Ad un certo punto ci è persino venuto il terribile sospetto che avessero registrato la puntata il 31 dicembre 2007 e l'avessero mandata nuovamente in onda, cambiando solo il conto alla rovescia giusto giusto per sincronizzarlo...

Poi ogni residua speranza è stata spazzata via dalla programmazione di Italia Uno: il Golden Skate Awards è stato mandato in onda il due gennaio. A partire dalle ore 0.10. Sì, avete letto bene! Hanno relagato personaggi come Sasha Cohen, l'immenso
Plushenko (non lo conoscete? Guardate qui di cosa è capace...), o la "nostra" Carolina Kostner a mezzanotte e mezza!
Chissà che folto pubblico assisteva, da casa, alle prodezze sul ghiaccio di questi fantastici atleti...

Ma, si sa, al peggio non c'è mai fine. E allora nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio hanno pensato bene di mandare in onda l'Ice Galà 2008 da Bolzano. Con inizio alle 23.10. Svegli, per guardare il programma: i Re Magi, che erano in viaggio ma l'hanno seguito sul telefonino di Melchiorre, e la sottoscritta che stava ultimando la revisione della propria scopa di saggina prima di iniziare il giretto intorno al mondo per distribuire dolciumi e carbone.

In compenso, ogni santo giorno che Dio manda in terra, puntuale come le bollette e le tasse (tutte cose piacevolissime, eh!) alle 13 incombe il calcio con tutti gli annessi e connessi (calcio mercato, calcio gossip, calcio infortuni, calcio-e-veline...) di "Studio Sport" che ora, udite udite, replica pure e ti viene a frantumare i cosiddetti persino alle 19 dopo il tg!

Quindi, riassumendo:
1) pattinaggio su ghiaccio, messo in onda al massimo 3 o 4 volte all'anno (se ci sono le Olimpiadi invernali, se no un paio di volte sono giudicate più che sufficienti) e sempre, rigorosamente, dopo le 23;
2) arti marziali, se si calcola "Oktagon" (cliccate qui per vedere un filmato, tanto per farvi un'idea), una volta all'anno, mai prima di mezzanotte;
3) un pochino meglio va con la boxe, visto che magari quei 4 o 5 incontri all'anno ce li concedono, ma comunque mai prima delle 23.
4) calcio, tutti i santi giorni. Con dovizia di particolari persino sulle acconciature delle Veline e sulla cellulite della ex Spice Girl.

Anno nuovo, ma mentalità televisiva più che vecchia: decrepita. Squallore!

giovedì 8 gennaio 2009

La neve secondo la Marmotta


Due giorni, quello dell'Epifania ed il successivo, passati in giro per il mio quartiere e dintorni, macchina fotografica alla mano, cercando di immortalare la bellezza che soltanto la neve sa infondere anche agli oggetti ed ai luoghi più comuni.

E cosa c'è di più banale e comune di un parco pubblico di periferia? E' proprio da lì che ho cominciato il mio giro...

Le panchine innevate…

L'aiuola centrale e la pista di pattinaggio a rotelle, completamente irriconoscibili…

I giochi ricoperti dalla neve.

Poi, desiderosa di smaltire le varie fette di panettone, pandoro e le leccornìe varie ingurgitate durante le feste, ho pensato bene di proseguire il mio giretto, spingendomi fino all'ultima ansa del torrente Breggia

(lo so, sembra una foto in bianco e nero, invece era proprio così!)

ed arrivando poi sino al lago, dove il piccolo porticciolo di Tavernola mi ha accolta in un'insolita veste


Una "macchia di colore" sulla via del ritorno a casa.


Il giorno seguente ho preso la via di Sagnino, passando per gli orti poco distanti da casa,

e proseguendo poi lungo la via principale.

Proprio lungo il percorso ho trovato un'abitazione che non aveva mai attratto particolarmente la mia attenzione ma che, con tutta quella neve ed il suo tetto a punta, mi ha ricordato le casette delle favole


Dopo uno scatto, visto che nè Biancaneve nè la nonna di Cappuccetto Rosso erano apparse, ho ripreso il cammino.

La fontanella nella piazzetta di Sagnino

Le panchine quasi completamente sommerse…

La chiesetta Romanica di Quarcino

La chiesa nuova, costruita proprio di fronte, con le campane ricoperte di neve.

Per il ritorno a casa ho deciso di prendere un'altra strada, passando per un sentiero nel "bosco" della piccola altura

Il sentiero, con le orme di uno sconosciuto passato di lì prima di me…

Un castagno innevato…

Neve che sfida la forza di gravità

Alberi che sembrano neri, in netto contrasto col candore circostante.

mercoledì 7 gennaio 2009

Il castello errante di Howl


Ecco qui svelato un altro mio interesse: i cartoni animati. Mi piacciono proprio. E non trovo affatto che siano "roba da bambini". I giapponesi, poi, realizzano cartoni animati esattamente come realizzano film con persone in carne ed ossa: esistono, ad esempio, cartoni animati di guerra e di fantascienza e persino cartoni animati dai contenuti decisamente "spinti"... A tal proposito credo valga la pena spendere due parole su come sarebbe utile conoscere almeno un pochino una cultura differente dalla nostra prima di acquistare a piene mani qualcosa che alla prima occhiata potrebbe sembrare fare al caso nostro. Perchè in Italia i cartoni animati sono considerati, appunto, "roba da bambini" e così le emittenti televisive di casa nostra si ritrovano poi con prodotti come "Georgie" o "E' quasi magia Johnny" (tratto dal manga "Orange Road") che possono venir trasmessi soltanto dopo innumerevoli sforbiciate di censura.

Ma torniamo a "Il castello errante di Howl", storia d'amore e di magia per la regia di Hayao Miyazaki. Grafica eccezionale, un'accuratezza stupefacente nella realizzazione dei paesaggi, una vicenda originale ambientata in un tempo ed in un luogo imprecisati, non troppo reali da esser riconoscibili e non troppo fantasiosi da essere inimmaginabili.
Della trama non svelo nulla, per non guastarvi la sorpresa, ma raccomando decisamente la visione, magari proprio durante le serate fredde di questo periodo, accoccolati sotto un bel piumotto: placement ideale per godersi una favola in immagini.

martedì 6 gennaio 2009

Neve e ghiaccio

La Befana ha portato alla città di Como - e a quanto pare a gran parte del nord della Penisola - un sacco pieno zeppo di... neve! Uno spettacolo a dir poco incantevole, vi assicuro! Stamani, di buon ora, mi sono alzata, vestita di tutto punto e, afferrata la macchina fotografica, sono uscita a caccia di scatti. Datemi solo un po' di tempo per riordinare le immagini e le inserirò, a riprova che anche un comunissimo paesino di provincia può ammantarsi di magia e bellezza grazie alla neve. Un dono del Cielo, soprattutto in una giornata come questa dell'Epifania che richiama l'attenzione proprio sui doni: i doni dei Magi a Gesù, il dono immenso che Dio fa all'umanità divenendo Egli stesso uomo.

Questo per quanto riguarda la neve. E il ghiaccio? Ieri notte, purtroppo come sempre ad un'ora infelice, Italia Uno ha trasmesso l'Ice Gala 2008: il Palaonda di Bolzano ha come di consueto saputo offrire uno spettacolo denso di emozioni e grandi nomi.


La serata ha preso il via con l'esibizione della giovanissima Lisa Fellin, appena dodicenne, per proseguire poi con la sempre sorprendente Valentina Marchei; il pattinaggio tradizionale ha poi ceduto il passo alle acrobazie on ice di Violetta Afanasieva e Pete Dack, coppia Russo/Canadese che ha deliziato il pubblico con esibizioni dal gusto circense, mentre Sergey Yakimenko ha stupito tutti con il numero della sua "crazy frog", una rana pazza quanto scatenata, capace di giocare sul ghiaccio con un monopattino e di lanciarsi in una sequenza mozzafiato di salti mortali sui pattini.

Assolutamente apprezzabili ed impeccabili le Hot Shivers, formazione italiana di pattinaggio sincronizzato costituitasi nel 1989 ed attuali campionesse nazionali, che non mancano di riscuotere successi anche in campo internazionale.

Ciò che ho maggiormente apprezzato, però, è stata la performance dello stupefacente Donald Jackson. Classe 1940, bronzo olimpico a Squaw Valley nel 1960 e campione mondiale nel 1962, l'inossidabile sessantottenne ha saputo regalare emozioni al pubblico e la conferma che l'età anagrafica non necessariamente rappresenta un ostacolo, se volontà e grinta restano immutate.

Di un'eleganza eccezionale, davvero fuori dal comune, Carolina Kostner, che ha letteralmente deliziato il pubblico della "sua" Bolzano concedendo anche un apprezzatissimo bis. Espressiva, pulita ed in forma smagliante, la speranza è che sia possibile vederla così ad altissimo livello anche in occasione delle prossime competizioni.

giovedì 1 gennaio 2009

Un anno in compagnia

Il mio ultimo post forse era un pochino triste... Un altro anno è passato, senza che grandi mutamenti abbiano rallegrato la terra: carestie, guerre, lotte e sopraffazioni, intolleranza e brutalità ancora assillano questo nostro pianeta.
Eppure, nel mio piccolo angolo di mondo, ho di che gioire: l'anno appena terminato mi ha vista circondata da creature che mi amano e che a mia volta amo. Genitori e parenti, Davide, innanzi tutto; amici e, sì, ci sono anche loro: i miei compagni di viaggio (pelosi e non)!
Pulce (o Puxi), gatto Zen poco incline alle coccole e lesto di zampa, sempre pronto ad arraffare un boccone (si noti la sua "immersione" nel sacchetto del pane)...


...Snippy, tenero e coccolone, al cui pelo però sono allergica da impazzire...

...Reika, la mia tatona dolcissima e intelligente, ubbidiente come il Commissario Rex ma per me infinitamente migliore di qualsiasi cane/attore...

... Pelpa, la miciotta "domelvatica" (domestica/selvatica), che vive fuori casa ma contrariamente a Puxi cerca le coccole e le grattatine...

...le tartarughe (che sono in letargo e non si vedono) e i pesciolini dell'acquario (che proprio non riesco a fotografare nel loro perpetuo movimento!), insieme a Davide e La Marmotta, augurano a tutti un nuovo anno ricco di gioia, amore, rispetto, tolleranza, pace!
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