martedì 5 febbraio 2008

Il primo amore non si scorda mai


E infatti, nonostante tanti anni di ottima scuola e di applicazione, di base sono ancora un po’… “truzza”. Perché il mio primo amore, marzialmente parlando, è stato il Jeet Kune Do. Questa disciplina – se così si può chiamare – è stata ideata da Bruce Lee nella sua costante ricerca della praticità ed immediatezza di reazione. Niente calci volanti, dunque, ma colpi che basano tutto sulla velocità e sulla precisione ma, prima ancora, sulla semplicità.

Un bel pugno dritto in faccia, se si è già alla corta distanza, o, addirittura preferibile, un bel calcio d’anticipo (alla rotula, ai “gioielli di famiglia”, alla tibia…) per bloccare il possibile attacco dimostrando da subito che non si scherza.
Nulla di coreografico, niente a che vedere con le evoluzioni quasi acrobatiche di Shaolin Kungfu e Tae Kwon Do. Azione, reazione. Punto. Jeet Kune Do.
Poi l’amore della maturità, sempre marzialmente parlando, è stato ed è il T’Ien Shu, con la sua plasticità che va a braccetto con la concretezza, con la ricerca dell’efficacia che si coniuga con la ricerca della bellezza, con la teoria e la filosofia che spalleggiano la pratica… Ma, inutile negarlo, quando in palestra compaiono focus e pao subito esulto. Con addosso un paio di paratibie e guantini, gioisco. E il leone accucciato dentro di me finalmente sfodera il suo miglior ruggito!

4 commenti:

  1. sisisisissi....
    anche io anche io!
    anche io ruggisco!
    Senti?

    miuuuuuuu

    RispondiElimina
  2. He! He! He! Ma daaaaaiiiii!!! E dove sarebbe il ruggito?!
    Sii onesta, dai: sono sicura che al momento giusto anche tu, come ogni felino che si rispetti, sai sfoderare tanto di artigli! ;)

    RispondiElimina
  3. Hem, scusa, cosa sarebbero focus e pao che tanto ti fanno esultare? Qualcosa che si mangia?...
    TI PREGO, NON PICCHIARMIIIII!!!! :)

    RispondiElimina
  4. Ma daaaaiiiiii!!! Certo che non ti picchio, che discorsi! :)
    I focus ed i pao sono dei piccoli "scudi" di pelle che si infilano sulle mani gli uni (come dei guanti) e sulle braccia gli altri e quando ti alleni tiri pugni (ma anche calci) su questi piccoli scudi, indossati dal tuo compagno d'allenamento.
    Così lui è protetto dai colpi e tu hai modo di allenare velocità di reazione, precisione dei colpi...
    Ciao!

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...